Forse – e si sottolinea forse – si avvicina la tanto attesa bonifica ambientale della piccola terra dei fuochi presente in Via Milano, nel centro di Cagliari.
Sono, infatti, pervenute alcune fondamentali risposte all’ennesima istanza (19 febbraio 2024) dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) per la bonifica ambientale e la predisposizione di un minimo di controllo (anche con sistemi videosorveglianza) in relazione all’ormai vera e propria discarica abusiva presente da anni nel centro residenziale cittadino.
Il Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo ha comunicato (nota prot. n. 79638 del 13 marzo 2024) che, decorso invano il termine assegnato nell’ordinanza sindacale rivolta al detentore del sito, “il Servizio Igiene del Suolo e Ambiente provvederà ad effettuare l’intervento in via sostitutiva. I tempi previsti per l’esecuzione dell’intervento dovranno essere valutati sulla base delle disponibilità economiche della amministrazione comunale e compatibilmente con le procedure amministrative riguardanti la normativa degli appalti pubblici”.
La Polizia municipale aveva recentemente risposto (nota prot. n. 57119 del 27 febbraio 2024) affermando di aver svolto “costante attività di monitoraggio e di indagine finalizzata, nel breve termine, alla repressione di nuovi abbandoni di rifiuti, incentivati dal degrado del sito stesso”. Inoltre, in seguito alle precedenti istanze GrIG, “il Sindaco ha emesso Ordinanza n. 1/2024 notificata al responsabile in qualità di detentore dell’immobile in data 16 Gennaio 2024, mediante affissione all’Albo Pretorio di questo Comune poiché lo stesso responsabile è risultato essere irreperibile nonostante risulti residente all’indirizzo di Via Milano n. 54 ma di fatto non dimorante”.
Conseguentemente, “essendo trascorsi i termini per l’ottemperanza (trenta giorni dalla data di notifica) senza che si sia provveduto alla bonifica del sito … il responsabile verrà deferito all’Autorità Giudiziaria”.
Ordinanza purtroppo tardiva e ineseguita, ma situazione ambientale e igienico-sanitaria disastrosa.
L’ha confermato il Dipartimento di Prevenzione ASL Cagliari – S.C. Salute e Ambiente (nota p.e.c. del 13 marzo 2024) che ha comunicato i risultati degli accertamenti e delle analisi svolte sul sito (note prot. n. 63724 dell’1 settembre 2024, prot. n. 220646 del 24 settembre 2020) al Comune di Cagliari per l’adozione dei “necessari provvedimenti per la bonifica del sito”. Erano stati, infatti, rinvenuti, fra gli altri rifiuti, “un fabbricato dotato di copertura e canna fumaria in cemento amiantoe una notevole qualtità di lastre ondulate in cemento amianto in spezzoni e frantumi, disseminate al suolo, talune interessate dall’azione di un incendio pregresso”, concludendo con l’affermazione secondo cui “tali materiali … sono da considerarsi rifiuti pericolosi (classificati con codice CER 170605* – Materiali da costruzione contenenti amianto) e dovranno essere raccolti e smaltiti immediatamente secondo le procedure previste dalla normativa vigente, a cura dei proprietari o degli aventi titolo”.
Sembra incredibile, ma è proprio così: nel centro nel centro di Cagliari, nel bel mezzo del rione residenziale di Bonaria, in Via Milano, c’è una piccola terra dei fuochi.
Si tratta di un crescente accumulo di rifiuti vari (detriti, imballaggi, rottami, mobili, batterie esauste, ecc.) comprendenti anche amianto (eternit), in parte in area recintata e in parte adiacente, e sono stati effettuati impunemente roghi di rifiuti, con gli intuitivi effetti sull’ambiente e la salute pubblica.
A due passi risiedono alcune persone, mentre l’intera zona è densamente abitata.
Finalmente, dopo ben quattro istanze (5 agosto 2023, 5 marzo 2023, 13 novembre 2023 e 19 febbraio 2024) inoltrate dal GrIG per ottenere la necessaria bonifica ambientale e la predisposizione di un minimo di controllo (anche con sistemi videosorveglianza) per evitare ulteriori danni ambientali e sanitari si apre uno spiraglio per la soluzione della grave problematica ambientale e igienico-sanitaria.
Coinvolti il Comune di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la Polizia municipale, l’ASL di Cagliari, i Carabinieri del N.O.E., informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Già negli anni scorsi gli esposti ecologisti avevano portato, più volte, alla bonifica ambientale dell’area, purtroppo scelta da incivili per scaricare illecitamente rifiuti a causa dell’assenza di efficaci controlli.
Da tempo i risultati degli accertamenti della Polizia municipale (relazione prot. n. 247311 del 7 agosto 2023) hanno delineato un quadro piuttosto avvilente: nel “sito in argomento è presente una porzione di area di proprietà comunale … dove è presente una recinzione fatiscente con all’interno dei fabbricati fatiscenti coperti con lastre in cemento-amianto, oltre al degrado presente nell’area circostante, colma di rifiuti”. Pertanto, “attualmente il sito si trova in pessime condizioni igienico sanitarie dovute alla presenza di un fabbricato fatiscente con parziale copertura in cemento-amianto e lastre di cemento-amianto rotte e sfibrate sparse sul terreno, presenza di rifiuti di varia natura, con la presenza di erbacce su tutta l’area”.
Fortunatamente le strutture diroccate sono disabitate da qualche tempo.
Era, inoltre, presente un camper “in pessimo stato, ma regolarmente assicurato”, in seguito rimosso.
La Polizia municipale – allertata anche dai Carabinieri del N.O.E. di Cagliari – ha fatto presente di aver fornito più volte nel corso degli ultimi anni alle competenti strutture comunali puntuali informazioni sullo stato di grave degrado ambientale e igienico-sanitario del sito.
Infatti, in ogni caso l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni): il sindaco competente dispone con ordinanza la bonifica ambientale a carico del trasgressore in solido con il proprietario o con chi ha la disponibilità dell’area. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
In particolare, per quanto riguarda i detriti in eternit si ricorda che gli stessi sono costituiti da un impasto di cemento e amianto, le quali possono rilasciare fibre di amianto se abrase, perforate, spazzolate o se deteriorate, con gravi conseguenze per la salute delle persone che ne vengono a contatto (è, infatti, dimostrato che anche bassissime esposizioni a polveri di amianto possono indurre un preciso tumore polmonare, il c.d. mesotelioma pleurico). Per tali motivi, il nostro ordinamento prevede specifiche modalità per lo smaltimento delle lastre realizzate con fibre di amianto (legge n. 257/1992 e s.m.i.).
Attualmente le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti sono state aumentate dal decreto – legge 10 agosto 2023, n. 105 convertito con modificazioni nella legge 9 ottobre 2023, n. 137 (Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione), tuttavia è cresciuto anche lo sconcerto determinato dall’ignavia comunale.
Il GrIG auspica finalmente il ripristino delle condizioni ambientali e sanitarie di un’area nel centro di Cagliari, unitamente al fondamentale svolgimento della vigilanza contro cafoni e inquinatori.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)