la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Il 6 settembre 2024 si è tenuta a Firenze, presso la Sala storica Dino Campana della Biblioteca delle Oblate (Via dell’Oriuolo n. 24), una riunione convocata dall’Assessore all’Ambiente, all’Economia circolare, Difesa del suolo, Lavori pubblici e Protezione civile della Regione Toscana Monia Monni con le associazioni e i comitati ambientalisti sulle problematiche della transizione energetica e l’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.
Il D.M. Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili) assegna alla Toscana la potenza aggiuntiva da realizzare entro il 2030 pari a GW 4,250, cioè circa il doppio della potenza attualmente installata (GW 2,210).
Attualmente le zone della Toscana più fortemente aggredite dalla speculazione energetica sono la Maremma e i crinali appenninici.
Per il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha partecipato alla riunione, esponendo le considerazioni e le proposte dell’Associazione, Donatella Mercatelli, referente per la Toscana.
A Quartu S. Elena, presso l’Antica Casa Olla, lo scorso 5 settembre, Luisella Lacu ha partecipato in rappresentanza del GrIG al dibattito promosso dal Comitato No Thyrrenian Link sull’emergenza determinata da una transizione energetica che in Sardegna si sta rivelando sempre più occasione per una squallida speculazione energetica.
Anche in questo caso sono state espresse le considerazioni e le proposte dell’Associazione, con particolare riferimento alla necessità di una moratoria nazionale delle autorizzazioni in vista di una pianificazione territoriale ed energetica realmente espressione delle necessità nazionali e locali, sostenuta dalla petizione popolare promossa dal GrIG e sostenuta ormai da quasi 20 mila cittadini.
Il GrIG, battaglie legali, proposte, informazione perché la transizione energetica non sia e non diventi speculazione energetica, ai danni dell’ambiente e delle collettività interessate.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto D.M., S.D., archivio GrIG)