Acciaierie d' Italia Genova, USB: serve un segnale forte di fronte all’inerzia del governo

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Dopo mesi di silenzio e assenza, il governo era chiamato la settimana scorsa a fare chiarezza sulla disastrosa situazione di ADI e sulle prospettive, a cominciare dal rispetto, fondamentale per USB, dell’impegno ribadito ancora pochi mesi dal governo fa di assumere la maggioranza della società.

I silenzi dei ministri e il prendere ulteriore tempo sono stati purtroppo più eloquenti di tanti discorsi. Fatto gravissimo, sono state ignorate le drammatiche condizioni di lavoro, di sicurezza e di salario in cui sono costretti i lavoratori.

Le conseguenze di questo atteggiamento del Governo rischiano seriamente di avere ripercussioni gravissime sia a livello nazionale che locale: mai come ora il futuro della siderurgia italiana è a rischio e migliaia di lavoratori di Acciaierie d’Italia, di ILVA in A.s. e dell’indotto sono sull’orlo del baratro.

Nella nostra città, l’ennesimo colpo ai lavoratori di Acciaierie si somma ad un contesto di crisi industriale complessiva che mette in discussione realtà storiche.

Di fronte a questo scenario il coordinamento provinciale e i delegati Rsu di USB ritengono indispensabile dare un primo, forte segnale in risposta al governo e all’inerzia delle istituzioni.

Siamo ben consapevoli dello stato d’animo dei lavoratori e dei durissimi sacrifici fatti, ma siamo altrettanto consapevoli che è necessario nuovamente mobilitarsi per scuotere le istituzioni dal torpore.

USB nell’assemblea di lunedì proporrà quindi di dare un primo segnale forte mobilitandosi e si confronterà con i lavoratori sulle iniziative più opportune ed incisive.

Segreteria e Rsu Acciaierie d'Italia USB Genova

Genova, 1/10/2023

 

 

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