AI, Barachini: servono regole per tutelare l’informazione, non censure

1 year ago 36

Dall’AI, per la quale non serve cenusra ma regole, ai danni “per l’economia mondiale” provocati dalla pirateria, passando per il ruolo delle riviste di approfondimento. Sono alcuni dei temi che Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria, ha affrontato intervenendo all’inizio della lectio magistralis ‘Bluff globale e intelligenza artificiale’ di Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes, al Liceo Classico Giuseppe Parini di Milano.

AI: no alla censura

“Non voglio demonizzare nulla, l’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo che migliorerà le nostre vite”, ha esordito Barachini, ripreso da AdnKronos. “Pensate alla scienza e alla fisica, ad esempio. Può semplificare un calcolo matematico o una ricerca biologica. Stiamo cercando di capire le applicazioni positive e negative”.
Ma applicata nel campo del diritto d’autoreper Barachini può generare qualche perplessità. “Non è pensata per tutelare le fonti o la provenienza delle informazioni, ha spiegato. L’ambizione straordinaria sarebbe insegnare all’intelligenza alcune regole per tutelare norme e comportamenti che fanno parte del nostro mondo”.
Queste regole, ha spiegato più tardi nel discorso, non sono delle limitazioni ma modi di gestirne alcuni processi. “Noi dobbiamo ragionare su qual è l’elemento umano che dobbiamo accompagnare al processo tecnologico – aggiunge – Chi ha la responsabilità politica e istituzionale deve avere questa visione e lavorare al suo sviluppo”.

La regolamentazione non avviene quasi mai con una censura o un blocco, “peraltro impossibile in campo tecnologico perché i dispositivi nascono da esigenze che non sono quasi mai quelle per cui viene utilizzato”.
Il garante privacy ha bloccato ChatGpt perché non erano chiare le specifiche che dava all’utente per assimilare i suoi dati e non c’era possibilità di correggere gli errori, opzione ora inserita: “Gli errori però intanto erano stati imparati dalla macchina. Quale sarà la capacità di chi ha il controllo del sistema di far disimparare l’informazione che una persona ha segnalato?”, si chiede Barachini. Il sottosegretario avverte anche sui rischi di un’informazione di parte, come quella sulla guerra in Ucraina.

“L’AI assembla, ma non ha intuito, evitiamo che comprima gli spazi della nostra capacità di uscire dagli schemi. Nell’Ia i modelli si ripetono! Siamo unici!”, ha continuato.

Fondi scuole per acquisto di giornali e riviste’

Barachini poi ha parlato dell’importanza di usare i fondi per le scuole destinati all’acquisto di giornali e riviste. “Sono convinto che l’informazione sia strategica per la formazione degli studenti”, ha detto, mettendo in evidenza anche la necessità di avere più fonti d’informazione per formare la mente.

“Servono diverse fonti e modalità di informazione. L’informazione su quotidiani e tv rischia di essere superficiale. Le riviste di approfondimento sono importanti, quando vogliamo informarci in modo più completo e aiutano a leggere la realtà dietro le apparenze”, ha ribadito

Pirateria digitale causa disastri su economia e lavoro

Il sottosegretario ha poi voluto mettere in guardia su piccoli gesti online che hanno conseguenze esponenziali, in particolare parlando degli effetti legati alla pirateria. “Ragazzi riflettete sulle conseguenze disastrose mondiali sull’economia e, quindi, sul lavoro delle persone, che la pirateria digitale può causare”. “Scambiare in una chat un link pirata sembra un gesto piccolo e inoffensivo, mentre ha echi esponenziali”, ha concluso.

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