Anche l’estate 2024 si sta presentando come il consueto disastro ambientale diffuso, purtroppo dalle conseguenze ampliate da quei cambiamenti climatici che solo sprovveduti o interessati continuano a negare.
Centinaia di incendi, decine e decine di migliaia di ettari di terreni percorsi dal fuoco, pochi incendiari arrestati, meno ancora rimangono in prigione.
Personale antincendio sempre più ridotto all’osso.
Centinaia e centinaia di ettari al rogo nella Sardegna interna, in Sicilia, nell’Agro Romano, in Abruzzo, nel Gargano.
Un devastante incendio, quasi certamente doloso, è partito nel pomeriggio del 24 luglio anche all’interno del parco naturale regionale del Molentargius – Saline, per l’ennesima volta.
Pericoli e danni per l’ambiente e per le persone.
Dovremmo far tesoro delle esperienze passate, per cui continuiamo a ritenere il Daspo ambientale una proposta utile per contrastare incendi e attentati all’ambiente.
Soprattutto, facciamo tutti la nostra parte quando vediamo anche solo una fiamma o un filo di fumo: il numero verde 1515 mette in collegamento con la sala operativa del Comando Unità Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (già Corpo forestale dello Stato) e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, analogamente agli analoghi Corpidelle altre Regionie Province autonome.
La rapidità della comunicazione delle informazioni e degli interventi contribuisce a salvare boschi, pascoli, coste e vite umane minacciate dagli incendi, non dimentichiamolo mai!
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto P.F., S.D., archivio GrIG)