È soltanto una prima analisi. Fatta in tempi brevissimi e con molti limiti, come ammettono gli stessi scienziati che l’hanno condotta. Un’analisi secondo cui il cambiamento climatico non avrebbe contribuito ad aumentare l’intensità dell’alluvione che ha colpito la Romagna. A dirlo è il World Weather Attribution, organizzazione di scienziati che studia la correlazione tra eventi metereologici e clima e cerca, basandosi su modelli statistici, di dare una rapida risposta scientifica all’origine degli eventi estremi.
Il nostro Paese uno dei più esposti alla crisi climatica
Nel comunicare l’analisi che riguarda il nostro Paese gli scienziati esprimono dubbi sui legami tra le forti piogge delle scorse settimane e il clima. Ma avvertono: la ricerca non nega il fatto che il nostro Paese sia uno dei più esposti in Europa alla crisi climatica. Lo stesso World Weather Attribution, ad esempio, ha collegato la siccità dei mesi scorsi al riscaldamento globale. E del resto la comunità scientifica non ha alcun dubbio sul fatto che gli eventi estremi saranno sempre più frequenti e sempre più estremi a causa dei cambiamenti climatici provocati dall’uomo.
Come è stata condotta l'analisi
Per analizzare l’alluvione in Romagna gli scienziati hanno preso in considerazione i dati metereologici e le simulazioni fatte al computer per comparare il clima di adesso – surriscaldato di 1.2 gradi rispetto ai livelli preindustriali – con la situazione del passato. Una analisi che si è concentrata sui 21 giorni di pioggia accumulati nella regione tra aprile e giugno. I ricercatori notano un aumento del rischio di alluvioni più nella eccessiva urbanizzazione e nel cattivo utilizzo del suolo. Fattori che, a causa della crisi climatica, richiedono urgenti misure di adattamento.