Ancora allarme nube radioattiva in Polonia, e ancora smentito

1 year ago 60

Ci segnalano i nostri contatti il ritorno dell’allarme nube radioattiva in Polonia, allarme che abbiamo ricordato in questo articolo essere del tutto infondato parto delle “fonti Russe”, parte della “guerra ibrida” con cui, prendendo le mosse dalle teorie propagandistiche di Stalin, la Russia cerca di demolire l’Occidente con la diffusione di bufale allo scopo di spaventare, intimidire e spaccare il fronte occidentale.

Ancora allarme nube radioattiva in Polonia, e ancora smentito

Ancora allarme nube radioattiva in Polonia, e ancora smentito

In questo caso agitando lo spettro del nucleare, secondo la solita propaganda filorussa. Quella per cui l’Occidente è un agglomerato crudele e nazista che vuol distruggere la Russia e il Comunismo mondiale anche con lo spettro dell’Atomica, che gli Occidentali sono tutti guerrafondai pronti a lanciare bombe atomiche sul mondo e che l’Ucraina e l’Occidente patiranno tumori.

In realtà niente della condivisione arrivata è reale.

Ancora allarme nube radioattiva in Polonia, e ancora smentito

Partiamo dalle parti “nuove”. Per le vecchie vi rimandiamo alla lettura integrale del nostro precedente articolo. Che potrete leggere qui, e è obbligatorio che lo facciate perché non vi garantiamo la comprensione piena del presente se non avrete letto le puntate precedenti. Che comunque citeremo, in mero riassunto, per spirito di completezza e chiarezza.

Infatti in primo luogo va ricordato che l'”agenzia” citata nel testo viene spesso citata dalle fonti Russe come altre “fonti che soggiacciono alla loro narrazione”.

Dato questo citato dai colleghi Fact Checker della Polish Press Agency.

Parimenti non ha alcun senso dichiarare che Kiev e Londra vogliono “tranquillizzare gli abitanti” perché la presunta fuga radioattiva, ricordiamo non è mai accaduta.

Riassunto delle puntate precedenti

Per chi infatti si è perso, nonostante i nostri richiami, il precedente articolo, ci tocca ricordare che la fantomatica nube esiste solo sui canali Telegram dei Russi. L’AIEA e le agenzie Polacche non hanno rilevato la presenza di alcun elemento radioattivo svolazzare sopra i confini Europei.

D’altronde non si potrebbe: l’Uranio impoverito è impoverito per una ragione: trattasi di un sottoprodotto della lavorazione dell’Uranio con minore attività specifica usato per il munizionamento. Un’eventuale distruzione di un magazzino di uranio impoverito provocherebbe l’emissione di radiazioni alpha, non gamma, delle polveri di metalli pesanti destinate a ricadere entro pochi km dalla fonte e, per finire, il presunto “picco” radioattivo ostentato dalle fonti russe risale a due giorni prima dell’evento (vedasi fonte qui, Avvocato dell’Atomo).

Conclusione

L’allarme nube radioattiva in Polonia, nato dalle Fonti Russe, è da considerarsi del tutto smentito, anche se rilanciato da fonti “locali” che, in realtà, non aggiungono molto ad un quadro già chiaro se non un’aderenza alle suddette fonti russe.

Foto di copertina: “Periodic Table Uranium”, JacobH via Getty Images for Canva

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