Ci segnalano ancora audio sull’alluvione, casse di colmata e Ridracoli: smettetela di condividere. Seriamente, vi abbiamo già detto che si tratta di fake news, che l’Ente Acquedotto dell’Emilia Romagna si sta attivando per affrontare ogni fake news con ogni modo possibile, non potete rimandarci lo stesso audio con minime variazioni, solo perché dice la stessa cosa ma con parole diverse.
Non potete, non ne avete il diritto, non è giusto e logico farlo. È sealioning sulla pelle delle vittime, è dire “Eh, ma queste parole sono diverse, quindi la fake news di prima ora è diventata diversa”
In questo caso ci viene mandato una combo in cui un elemento è quello precedente su Ridracoli ed uno introduce un nuovo tema.
Ancora audio sull’alluvione, casse di colmata e Ridracoli: smettetela di condividere
Partiamo dal nuovo elemento: nel primo elemento si incolpano le “casse di colmata” per l’alluvione, o meglio dichiarando che il governo avrebbe deciso di privilegiare la causa ambientalista che non la tutela degli abitanti.
A Forlì, in Romagna, le due casse di espansione costruite lungo il corso del fiume Montone si sono completamente allagate e non sono state sufficienti a contenere la piena che ha causato l’allagamento del quartiere Romiti. A Castel Bolognese e Solarolo ci sono stati ingenti danni nonostante la cassa di espansione nel canale dei Molini. I lavori del bacino non sono ancora conclusi, ma già in occasione dell’alluvione di inizio maggio la cassa di espansione aveva raggiunto la capienza massima di 150mila metri cubi di acqua.
Mentre in altre zone, come ad esempio in provincia di Bologna, il sistema ha retto.
Coi se e coi ma non si fa la storia: possiamo chiederci, come l’autorevole testata dichiara, cosa si sarebbe potuto fare ad esempio aumentando il numero di casse di espansione e mantenendo la costante cura del territorio.
Cose queste che vanno a favore e non contro l’ambientalismo.
Ma l’idea che qualcuno possa aver diretto una massa d’acqua che come abbiamo già avuto modo di vedere era massiccia e incontrollabile sa di quella branca di complottismo che vuole a tutti i costi cercare un “qualcuno” cui dare la colpa anche quando la colpa è di un qualcosa. L’imponderabile evento naturale.
Il ritorno della diga di Ridracoli
Un secondo audio inoltratici nel gruppo dichiara che la situazione climatica c’entra poco e che le autorità sono state informate prima che accadesse […] è accaduto solo in una notte.
La “spiegazione” parla dell’Invaso di Ridracoli chiuso fino a Novembre e poi aperto all’improvviso causando l’alluvione.
Non vi ricorda niente?
Ne abbiamo parlato diffusamente qui e qui.
Ancora una volta vi ricordiamo che la bufala dell'”emergenza creata dai politici” è una completa fabbricazione per la quale gli enti preposti si sono già attivati con ogni mezzo di tutela.
E vi ricordiamo che lungi dall’essere “una sola notte di alluvione”, nella prima metà di maggio in Romagna sono cadute le piogge di 6 mesi: un evento sicuramente eccezionale che ha incontrato un territorio fragile e vulnerabile.
Piogge intense, nubifragi hanno interessato un’area molto ampia, venti burrascosi hanno causato mareggiate, impedendo il normale deflusso dei fiumi e dando origine ad un fenomeno che provoca piogge particolarmente persistenti, ci riportano i dati del Meteo degli ultimi mesi, unite a criticità di un terreno che risente degli effetti dell’abbandono delle campagne, nonché un forte ristagno piovoso.
Conclusione
Continueranno ad arrivare in queste ore audio sull’alluvione, casse di colmata e Ridracoli: smettetela di condividere. Se erano una fake news prima, lo sono anche adesso.
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