L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato (11 agosto 2024) una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo l’assurda presenza lungo strade dell’Alto Adige/Südtirol, in particolare lungo la Selva dei Molini fra Campo Tures e Lappago, di cartellonistica anti-Lupo, posizionata quasi certamente in assenza di qualsiasi autorizzazione.
Il GrIG aveva in precedenza inoltrato analoga istanza (22 luglio 2023) a cui aveva risposto (nota prot. n. 32627 del 23 agosto 2023) il Commissariato di Governo per la Provincia di Bolzano
Il GrIG aveva provveduto a informare la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano e il locale Gruppo Carabinieri, chiedendo di verificare l’eventuale sussistenza dei reati di procurato allarme (art. 658 cod. pen.) e di affissione abusiva (art. 663 cod. pen.) e coinvolgendo per le valutazioni e i provvedimenti di competenza il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Provincia autonoma di Bolzano, il Commissario di governo per la Provincia di Bolzano, dopo segnalazioni giunte da turisti piuttosto esterrefatti.
Il Commissariato di Governo, a sua volta, aveva coinvolto le Forze dell’ordine: “sono stati rinvenuti 21 striscioni anti lupo in talune località altoatesine, di cui alcuni insistenti su aree private e altri su aree pubbliche”, ora oggetto di “opportuni approfondimenti propedeutici all’eventuale irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal quadro normativo di riferimento”.
La Provincia autonoma di Bolzano – Servizio segnaletica stradale, dal canto suo, “non ha rilasciato autorizzazioni per l’apposizione dei cartelli … né ha ricevuto istanze in tal senso”, istanze che “verrebbero rigettate, in quanto da ritenersi in contrasto con l’art. 23 del Codice della Strada”: in proposito, si distingue il caso di “segnaletica pubblicitaria non autorizzata … su strada demaniale”, dove “il … Servizio provinciale Stradale provvede alla relativa rimozione senza indugio”e il caso di collocazione in un terreno privato, nel quale si procede, “con il supporto degli Organi di Polizia”, all’irrogazione di una sanzione amministrativa e all’irrogazione di una diffida alla rimozione da parte dell’Ente titolare della strada.
“In caso di inottemperanza alla diffida, si applica un’ulteriore sanzione amministrativa e, a quel punto, è consentito accedere alla proprietà privata per la rimozione della segnaletica abusiva”.
Lungo le strade provinciali è stato rinvenuto “un cartello, posizionato sul balcone di un’abitazione privata nei pressi di Laion (BZ), in relazione al quale sono in corso contatti tra le locali Forze di Polizia e i tecnici del Servizio Strade”.
Il GrIG ha espresso il proprio plauso per l’attività svolta da parte delle Amministrazioni pubbliche sollecitate, ma evidentemente ancora persistono comportamenti illegittimi.
Negli anni scorsi in Val d’Isarco comparvero addirittura cartelli con deliranti scritte in tedesco “proteggi i tuoi figli e l’immagine di un Lupo famelico.
Tali messaggi devianti, veicolati da una cartellonistica tanto assurda quanto fomentatrice di odio, è davvero slegata dalla realtà di una specie di fondamentale importanza naturalistica – il Lupo (Canis lupus) – presente al massimo con un’ottantina di esemplari, secondo i dati della Provincia autonoma di Bolzano.
Secondo gli ultimi dati disponibili, “nel 2023, i danni causati dagli attacchi dei lupi al bestiame sono stati compensati con un importo di 99.209 euro”.
Inoltre, grazie a una pessima e contestata legge provinciale e a un non disinteressato sensazionalismo terrorista, “in autunno 2023, il presidente aveva ordinato il prelievo di un totale di quattro lupi sui monti sopra Fundres (9 settembre) e nel Comune di Castelbello (15 settembre) dopo un esame approfondito e la consultazione di esperti; il Tribunale Regionale di Giustizia amministrativa di Bolzano aveva sospeso entrambe le autorizzazioni con decreto presidenziale e infine con una decisione collegiale”.
Secondo gli ultimi dati disponibili (RGS, dati 2022, pubblicazione nel gennaio 2024), la spesa statale regionalizzata, cioè la distribuzione geografica delle risorse erogate dal bilancio dello Stato e da Fondi alimentati con risorse nazionali e comunitarie, tradizionalmente i residenti nella Provincia autonoma di Bolzano sono al primo posto in Italia (per esempio, ben 10.560 euro pro capite nel 2022, + 15% circa dal 2015).
Poche decine di migliaia di euro di danni dichiarati, accertati e risarciti per il territorio più ricco di risorse pubbliche pro capite in Italia.
In realtà, nonostante la presenza di forti contributi pubblici, c’è ben poca voglia di realizzare recinzioni anti-Lupo, assumere Cani da guardiania, predisporre ricoveri notturni, è più comodo mantenere la situazione attuale ben sostenuta da fondi pubblici, più volte doverosamente illustrata dalla Stampa locale.
Eppure, anche sulle Alpi, con gli opportuni accorgimenti, gli allevamenti e i Lupi possono coesistere senza particolari problemi.
E il Lupo costituisce il primo e fondamentale fattore di contenimento delle popolazioni di ungulati (Cinghiale, Cervo, Capriolo).
Il Lupo è specie particolarmente protetta a livello internazionale e nazionale, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 157/1992 e s.m.i., si tratta di specie tutelata dalla direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora, compresa negli Allegati II e IV, nonché specie particolarmente protetta ai sensi della Convenzione internazionale di Berna, ratificata in Italia con la legge n. 503/1981.
E’ proprio il caso di sanzionare chi diffonde folli notizie allarmistiche, basta con il terrorismo anti-Lupo!.
Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)