Arriva il Progetto Polis: documenti e pubblica amministrazione alle Poste. Proprio nei giorni in cui si parla dei disservizi relativi al rilascio di documenti, come i passaporti ormai oggetto del desiderio, dalle Poste arriva un aiuto. Con un ulteriore aiuto del PNRR.
Proprio mentre scriviamo infatti si cominciano ad attrezzare gli uffici postali per una svolta che renderà possibile sia nei piccoli che nei grandi comini pari accesso alle funzionalità della PA.
Arriva il Progetto Polis: documenti e pubblica amministrazione alle Poste
I comuni più piccoli, sotto i 15mila abitanti, hanno già iniziato a vedere ove non presenti apparire uffici postali, i più grandi vedranno apparire uno sportello unico, oltre che “totem”, le “colonnine digitali” e ATM evoluti.
Di lì, grazie a sportelli e colonnine operativi h24, il cittadino potrà richiedere in autonomia documenti preziosi come passaporti, carte di identità, ISEE, “locker”, armadietti self-service per l’eCommerce e tutti i servizi solitamente appannaggio delle grandi città o di uffici comunali costantemente “assediati” dagli utenti.
Il progetto Polis creerà nuovi spazi connessi e smart, in un sistema virtuoso che creando nuovi poste di lavoro fornisce nuovi servizi per i cittadini.
Il tutto non da intendersi come “concorrenza” coi comuni ma come ausilio agli stessi, dato riconosciuto da diversi sindaci di piccoli comuni, lieti di vedere il carico sui loro uffici essere parzialmente sorretto dai servizi postali, e i cittadini in grado di poter rompere quel “digital divide” che rende i più avvezzi alla tecnologia favoriti rispetto agli altri.
Se da lungo tempo le pubbliche amministrazioni infatti si sono munite di servizi proattivi e online, non tutti hanno dimestichezza con gli stessi. Pensate ad esempio agli anziani, che però hanno dimestichezza con le Poste.
Poste dalle quali potranno ricevere sia aiuto che servizi.
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