“Se vogliamo mantenere la narrazione del paese noi dobbiamo fare degli investimenti: i modelli sono Germania, Francia e Spagna. La Germania mette quest’anno 2,7 miliardi di investimenti sulla fiction autoctona nazionale, altrettanti nella Francia e altrettanti nella Spagna”.
Così Luca Barbareschi all’Adnkronos, a margine della conferenza stampa di presentazione di ‘Black Out: vite sospese’, la nuova fiction di Rai1 di cui lui è produttore, con protagonisti, tra gli altri, Alessandro Preziosi, Rike Schmid, Marco Rossetti e Aurora Ruffino, in onda dal 23 gennaio in prime time.
”E’ improbabile che la narrazione di un paese possa continuare – dice – a meno che ci sia un grande progetto in cui gli sceneggiatori italiani, gli attori italiani e i registi italiani abbiano un investimento tale da far sì che il paese possa narrarsi con grande qualità”.
”La Rai è l’unica possibilità di narrazione del paese – sottolinea Barbareschi – perché ha una missione legata anche alla cultura del paese. Se il servizio pubblico subisse altri tagli improbabili e irresponsabili significherebbe la fine della fiction italiana. Molte delle nostre fiction vengono viste in tutto il mondo ed è paradossale che ci pieghiamo agli Ott e invece non alziamo la testa”.
The post Barbareschi: più investimenti per la fiction; Rai è unica possibilità appeared first on Primaonline.