Bolsonaro non ha annullato le «elezioni fraudolente» del Brasile

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Il 6 dicembre 2022 è stato pubblicato su Facebook un post in cui si legge che Jair Bolsonaro, ex presidente del Brasile, avrebbe annullato le «elezioni fraudolente» che si sono tenute il 2 ottobre 2022 nel Paese e che sono state vinte da Luiz Inácio Lula da Silva, leader del partito dei lavoratori (Pt). 

Secondo chi ha scritto il post «Con l’aiuto dei militari e ondate di milioni e milioni di cittadini incazzati IN OGNI CITTÀ DEL BRASILE, sembra che l’imbroglione socialista, Lula, lascerà la Presidenza». I militari incaricati del riconteggio delle schede elettorali avrebbero «scoperto che ogni macchina elettorale in Brasile aveva spostato i voti da Bolsonaro a Lula, proprio come le macchine erano programmate per fare nel nostro paese con i voti passati da Trump a Biden». 

Si tratta di una notizia infondata che non trova riscontro in nessuna testata nazionale o internazionale, né in nessun comunicato delle autorità preposte. Inoltre, non esistono prove del fatto che Bolsonaro abbia annullato i risultati delle elezioni o che abbia il potere di farlo.

All’articolo 84 della costituzione brasiliana sono delineati i poteri del presidente del Paese, tra i quali non figura quello di annullare i risultati delle elezioni. L’organo più alto del sistema elettorale è il Tribunale elettorale superiore (Tse) e la legge elettorale specifica le situazioni in cui le elezioni possono essere annullate: in nessun caso fornisce dei poteri in merito al presidente o all’esercito, contrariamente a quanto affermato nel post in analisi. 

Inoltre, i risultati delle elezioni del 2 ottobre 2022 erano stati certificati ufficialmente dal Tse in una cerimonia che si è tenuta il 12 ottobre 2022, durante la quale era intervenuto anche il neo eletto presidente Lula.

Successivamente alle elezioni, le forze armate brasiliane hanno pubblicato un rapporto sul sistema di voto elettronico utilizzato nel Paese, dichiarando di non aver riscontrato alcuna prova di irregolarità, pur sottolineando le possibili vulnerabilità del sistema. 

Gli osservatori elettorali indipendenti della Comunidade dos países de língua portuguesa (Cplp), che verificano le elezioni nei Paesi di lingua portoghese, hanno dichiarato che le elezioni brasiliane del 2022 sono state conformi alle leggi nazionali e internazionali e che non è avvenuta alcuna frode. 

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