Continuano ad aumentare le iniziative delle Regioni italiane per sbloccare il mercato dei crediti fiscali connessi al Superbonus e agli altri bonus edilizi.
Dopo Piemonte e Campania e Sardegna e Calabria, è la volta della Puglia. Il Gruppo Misto ha avanzato una proposta di legge che implica un intervento della Regione, tramite Puglia Sviluppo, e che prevede la stipula di specifici contratti di durata pluriennale con le banche, in modo da acquistare direttamente i crediti, limitatamente alle rate immediatamente utilizzabili in compensazione con modello F24 nel corso dello stesso anno.
Nella proposta, spiega il consigliere regionale Antonio Tutolo che l’ha presentata, è stato fissato un limite massimo a 500 mila euro, proprio per favorire il ristoro dei piccoli interventi.
“Ci sono centinaia di aziende pugliesi che hanno i crediti derivanti dai vari bonus edilizi bloccati negli istituti di credito – ha commentato Tutolo – in attesa che siano resi materialmente disponibili, a seguito delle verifiche degli organi preposti (Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate) che abbiano accertato la regolarità delle operazioni effettuate”.
“Si calcola che a livello nazionale siano ‘fermi’ almeno 15 miliardi di euro, con risvolti negativi sul mercato e sulla operatività di 25mila imprese che impiegano 130mila lavoratori a rischio licenziamento”, ha concluso il Consigliere regionale.
Una seconda proposta di legge di Forza Italia guarda nella stessa direzione, prevedendo che la Regione, anche tramite gli enti e le società strumentali e del comparto Sanità, dopo aver valutato la consistenza della propria capacità di compensazione annua mediante modello F24, metta a disposizione la propria capienza fiscale mediante la stipula – con uno o più istituti di credito – di uno specifico contratto pluriennale, che preveda l’acquisto annuale dalle banche di crediti di imposta relativi a bonus edilizi.
Anche in questa proposta, si limita l’effetto della legge alle rate dei crediti immediatamente utilizzabili in compensazione, mediante modello F24, nel corso dello stesso anno.
La legge, presentata dal consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, prevede però la duplice condizione che gli istituti di credito:
- rilascino alla Regione la liberatoria attestante l’avvenuta effettuazione dei controlli circa la genuinità del credito;
- certifichino che i crediti rivenduti alla Regione derivino da interventi di efficientamento energetico effettuati ad opera di imprese aventi sede legale ed operativa in Puglia ed abbiano riguardato unità immobiliari urbane ubicate sempre nel territorio regionale, congiuntamente, alla data dell’inizio dell’intervento e alla data di entrata in vigore della norma.
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