BUFALE per Boccaloni Lerci. Ancora gira compulsivamente sui social la SuperBufala di Luglio secondo cui l’integratore lattoferrina bloccherebbe il Covid-19. Una della tante.

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La Recensione di Bufale.net

L’integratore lattoferrina NON blocca il Covid-19: tanta disinformazione sul servizio del TG3 Lazio


Da circa una settimana a questa parte il nuovo filone seguito dai no vax incalliti si concentra sull’integratore lattoferrina, il cui potenziale lo porterebbe addirittura a bloccare il Covid-19. Un filone se vogliamo parallelo a quello del negazionista che ha infettato tutta la famiglia, come raccontato pochi giorni fa, e che dopo il servizio mandato in onda a luglio dal TG3 Lazio richiede necessariamente un approfondimento. Come avviene da mesi, infatti, la disinformazione a scopo “di propaganda” è dilagante. Ma soprattutto pericolosa, dando per certi dati che ancora non si possono considerare tali.

La verità sull’integratore lattoferrina che non blocca il Covid-19

Tutto nasce, come accennato, da un servizio del TG3 Lazio, che ha sentito alcuni membri del team che in Italia stanno appunto studiando gli effetti dell’integratore lattoferrina. Con la sua capacità di bloccare il Covid-19. Inutile dire che alcune pagine Facebook hanno aggiunto alcuni messaggi al filmato in stile meme. Ad esempio, il testo diventato più popolare in questi giorni: “Integratore alimentare blocca il Covid-19: scoperta italiana. Che scusa inventeranno adesso per vaccinare tutti?“.

Le interviste sull’integratore lattoferrina, in effetti, ci conducono proprio in quella direzione. Un paio di soggetti, addirittura, a fine video si sbilanciano e parlano della sua capacità di prevenire addirittura il Covid-19. Implicito, per molti, che questa svolta possa in qualche modo sostituire il vaccino contro il Coronavirus. Il miglior chiarimento sull’argomento arriva da Next Quotidiano, che a sua volta riprende un approfondimento di AdnKronos salute.
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Integratore lattoferrina e covid-19: come i no vax strumentalizzano le notizie

di Laura de Laurentiis | Luglio 31, 2020

Integratore lattoferrina e covid-19: come i no vax strumentalizzano le notizie Bufale.net

Da circa una settimana a questa parte, in seguito a un servizio del TG3 Lazio, le esternazioni dei no vax incalliti prendono spuntoda una ricerca condotta dalle due Università romane Tor Vergata e La Sapienza sulla lattoferrina.

Un filone se vogliamo parallelo a quello del negazionista che ha infettato tutta la famiglia, come raccontato pochi giorni fa, e che dopo il servizio mandato in onda a luglio dal TG3 Lazio richiede necessariamente un approfondimento.

Come avviene da mesi, infatti, la disinformazione a scopo “di propaganda” è dilagante. Ma soprattutto pericolosa, dando per certi dati che ancora non si possono considerare tali.

La lattoferrina, contenuta nel latte di tutti i mammiferi, è una proteina scoperta nel 1939, di cui sono state dimostrate le proprietà antivirali, antibatteriche, immunomodulatrici. Una ricercatrice dell’Università Tor Vergata di Roma, la professoressa Elena Campione, all’inizio della pandemia, partendo dall’osservazione che i lattanti non venivano colpiti dall’infezione CoVid-19 in forma grave ha intuito che potesse esserci una relazione tra questa sorta di immunità e l’assunzione di latte materno. In particolare, ha compreso che la sostanza chiave poteva essere la lattoferrina, per via delle sue caratteristiche già abbondantemente conosciute dall’intera Comunità scientifica.  Così è nato uno studio, a cui ha partecipato  anche la professoressa Daniela Valenti, dell’Università La Sapienza, che studia la lattoferrina da più di vent’anni e, nel caso specifico, ha sperimentato in vitro cosa accade al Coronavirus esposto alla proteina.  Nel corso della ricerca condotta dalla professoressa Campione la sperimentazione è stata fatta sull’uomo.

In sintesi è stata somministrata la lattoferrina adue gruppi di pazienti: a un gruppo appartenevano persone asintomatiche positivi al tampone, all’altro gruppo persone paucisintomatiche (cioè con CoVid-19 in forma lieve). I risultati ottenuti sono stati più che incoraggianti: scomparsa dei sintomi nel secondo gruppoe negativizzazione del tamponein tutti i gruppi. La lattoferrina non è stata sperimentata però nelle forme di CoVid-19 più severe (con polmonite interstiziale), quindi attualmente è tutto ancora in fase di ipotesi per quanto riguarda il suo effetto curativo nei malati gravi. Allo stesso tempo, il gruppo di ricerca di Tor Vergata ha ipotizzato che la lattoferrina possa ostacolare il Coronavirus (Sars-CoV-2), subito dopo il suo ingresso nell’organismo, prima che infetti le cellule e, quindi, scateni la malattia. Anche questoverrà studiato più nel dettaglio nei prossimi mesi. La strumentalizzazione di questa ricerca a opera dei no vax lascia basiti. Gli scienziati che stanno studiando la possibilità che la lattoferrina possa essere d’aiuto per combattere il nuovo Coronavirus non si sono mai, neppure lontanamente sognati di pensare e men che mai di affermare che questa proteina potrebbe essere un’alternativa al vaccino. Che potrebbe sostituirsi a esso. La professoressa Campione ha ribadito  che lo studio del vaccino va sostenuto e favorito ma, ovviamente, ben venga se in parallelo i ricercatori riusciranno a identificare altre armi per controllare il Sars-CoV-2. In questo momento storico così delicato la manipolazione delle informazioni da parte di certe frange può veramente produrre esiti devastanti, anche per il fango che può gettare sulla ricerca.
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Perfino la corporazione degli integratori prende le distanze dall'ennesima cialtronata e scende in campo con un comunicato diffuso su www.integratoriitalia.it

Integratori Italia: chiarezza contro le fake news su integratori e Covid-19

Nella situazione di emergenza Covid-19 è importante che i consumatori siano correttamente informati sull’uso di integratori alimentari e che le fake news vengano contenute

Nella situazione di emergenza Covid-19, è importante che i consumatori siano correttamente informati sull’uso di integratori alimentari e che le fake news sulle proprietà di alcuni prodotti, vengano contenute e contrastate per evitare disorientamenti e danni al consumatore. Così Integratori Italia, parte di Unione Italiana Food, aderente a Confindustria interviene a proposito delle numerose informazioni che, in un momento delicato come l’emergenza Covid 19, sono circolate a proposito delle proprietà di alcuni integratori.

Gli integratori alimentari sono alimenti e non farmaci

«Non ci stancheremo mai di ricordare che gli integratori alimentari sono alimenti e non farmaci: sono fonti concentrate di nutrienti o altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico il cui scopo è coadiuvare il benessere dell’organismo – spiega Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia. – Come tutti gli alimenti sono normati dalla legislazione europea e nazionale che ne garantisce la sicurezza d’uso. Per questo motivo gli integratori non possono in alcun modo sostituire una dieta sana ed equilibrata ma la loro assunzione può essere utile in particolari momenti della vita, come la gravidanza e la menopausa, o nel supportare le funzioni fisiologiche per mantenere un buono stato di salute, affiancato da un corretto stile di vita, una dieta varia ed equilibrata e un adeguato livello di attività fisica».

Leggi e letteratura a supporto della sicurezza

L’Associazione richiama la normativa europea: il Regolamento (Ce) 1924/2006 sui claims, ha sottoposto a valutazione da parte di Efsa e ad autorizzazione, le indicazioni sulla salute attualmente utilizzabili, per le sostanze non ancora valutate a livello europeo, come ad esempio piante ed estratti, il Ministero della Salute ha normato l’utilizzo e le indicazioni.
Una vasta letteratura scientifica conferma infatti i numerosi effetti favorevoli della corretta assunzione di integratori. Per questo motivo è utile ricercare informazioni corrette da parte di fonti autorevoli e certificate, per non esser vittime di fake news.
«In situazioni così difficili come quella venutasi a creare per l’emergenza Covid 19, è ancora più importante che i consumatori siano correttamente informati e possano contare su prodotti sicuri, efficaci e di qualità certificata – continua Golinelli – e che le fake news vengano contenute e contrastate per evitare disorientamenti e danni al consumatore. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che nelle aziende, nella sanità e nella distribuzione continuano a garantire i prodotti e i servizi essenziali».

http://www.farmacista33.it/integratori-italia-chiarezza-contro-le-fake-news-su-integratori-e-covid/politica-e-sanita/news–52480.html


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