Da sempre ci siamo battuti sulle misere economie per i lavoratori costretti a prestare servizio nelle corse sostitutive treno per conto di Trenitalia.
Poco prima delle ultime elezioni RSU, i sindacati “firmaioli” sbandieravano il successo del nuovo accordo per gli addetti al servizio noleggio; un accordo sottoscritto con l’intento di arginare la crescita di USB Lavoro Privato tentando di convincere tutti i lavoratori di aver raggiunto una grande vittoria ma, come sempre, si è trattato di briciole e non di un adeguato riconoscimento per chi è costretto a turni di lavoro in condizioni disumane, in piazzali infuocati, privi di servizi igienici e senza nessun riparo dalle alte temperature dell’estate che sta esplodendo.
Sempre a ridosso delle elezioni RSU, sempre i sindacati “firmaioli” e sempre con l’intento di fare la loro campagna elettorale, hanno siglato la conferma degli 87 part-time verticale costringendoli ad accettare il passaggio a 12 mesi; contratti che non avevano motivo di esistere se non quella di imporre loro una piena disponibilità e flessibilità dei turni ad un’azienda che continua a tagliare investimenti sul servizio e sul personale curando esclusivamente i propri profitti.
Questo lo scenario nel quale la società Busitalia, non riuscendo a coprire i turni treno acquisiti da BRS, ricorre al subappalto. Tra le aziende che si sono accreditate questo subappalto c’è la società STEAT di Fermo nella quale, alle scorse elezioni RSU/RLS, siamo risultati come primo sindacato premiando i nostri delegati aziendali e tutti i numerosissimi iscritti; ma non è per questo che parliamo della STEAT.
Ne parliamo perché, il coinvolgimento di questa società, ci ha permesso la verifica, direttamente sul campo, che ai lavoratori viene riconosciuta una indennità sul servizio noleggio pari al doppio dei lavoratori Busitalia.
Considerando che il subappalto effettuato da Busitalia crea ad essa utili a costo zero e, soprattutto, nessuna azienda appaltatrice acquisisce un subappalto a proprio discapito, ci domandiamo come sia possibile in questi anni aver creato situazioni economiche così vantaggiose per Busitalia e così penalizzanti per i suoi dipendenti.
Rivendichiamo una immediata rivisitazione dell’accordo dei noleggi, in Busitalia Umbria:
- incremento di 50 euro sull’indennità per gli addetti al servizio noleggio;
- indennità unica senza applicare la discriminante parametrale che, ancora una volta, penalizza i nuovi assunti.
basta subappalti, dignità per tutti i lavoratori.
USB Lavoro Privato
Federazione Regionale Umbria