Lo scorso 30 luglio è stata una delle giornate più calde e torride di questa estate 2024; alle 14:00 le temperature, presso la stazione di Cesano, hanno raggiunto i 45° C.
Come O.S. insieme alle RSU elette nella nostra lista, abbiamo scelto di essere al fianco di quei lavoratori che, a causa dell’accordo sottoscritto dalle altre sigle sindacali, sono stati stabilizzati obbligatoriamente da Busitalia a 12 mesi e, altrettanto obbligatoriamente, sono costretti a vivere un’estate da inferno, con turni di lavoro altrettanto da inferno; nastri di oltre 12/13 ore, tempi di guida ben sopra le 9 ore, nessuna possibilità di proteggersi dal caldo nelle poche soste. Soste prive di bagni, senza disponibilità di acqua costretti a consumare pasti portati da casa sul proprio posto guida.
Lavoratori trasformati in macchine da produzione senza dignità alcuna, tanto meno con un giusto riconoscimento economico; (già alcune settimane fa, abbiamo messo in luce come i lavoratori di STEAT Fermo, che nonostante svolgano il servizio in qualità di ditta appaltatrice, siano retribuiti GIUSTAMENTE in modo più dignitoso).
Motivati dalla consapevolezza delle condizioni disumane con cui questi colleghi stavano svolgendo il loro servizio, ci siamo recati da loro sia per dimostrare la nostra piena solidarietà, sia per prendere atto le conseguenze degli accordi che certe sigle sindacali continuano a firmare a testa bassa.
Abbiamo iniziato ad incontrare i lavoratori da Viterbo. Le temperature percepite, ossia quelle rilevate grazie all’utilizzo di un termo-igrometro, già erano al di sopra di quanto stabilisce la norma sullo stress termico; un dato che aggiunto alle condizioni complessive del turno di lavoro, rende la situazione indiscutibilmente fuori da ogni normativa di salvaguardia della salute sul posto di lavoro.
Come se non bastasse, nei punti nevralgici come la stazione di Cesano o Viterbo, per affrontare le numerose difficoltà che si presentano durante il servizio si è costretti ad “Improvvisare” visto che nessun personale ispettivo è stato mai comandato dall’azienda a supporto dei lavoratori; tutto viene lasciano nelle mani dei conducenti.
NON POSSIAMO ACCETTARE CHE CI SIANO LAVORATORI COSTRETTI A PRESTARE SERVIZIO IN QUESTE CONDIZIONI
La giornata è stata lunga, abbiamo cercato di supportare i colleghi con il semplice gesto di distribuire acqua riuscendo però a condividere l’assurdità della situazione, la necessità di non rimanere in silenzio, a reagire a queste assurde ed illegittime imposizioni.
Vogliamo che queste situazioni trovino immediatamente fine e che “queste condizioni di lavoro d’inferno” cessino immediatamente, che a tutti questi lavoratori venga ridata dignità.
USB Lavoro Privato, Federazione Regionale Umbria
Terni, 2 agosto 2024