L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) esprime la sua forte soddisfazione per l’avvenuto sequestro e conseguente segnalazione all’Autorità giudiziaria da parte del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di una zip – line sulla Sella del Diavolo, area di elevatissimo valore naturalistico e storico-culturale a due passi dal centro di Cagliari.
La presenza della zip – line, evidentemente del tutto abusiva, addirittura aree Hg4 e Hg3 (elevato rischio frane) del vigente piano di assetto idrogeologico (P.A.I.), è stata denunciata da anni dal GrIG a tutte le amministrazioni pubbliche e alla polizia e autorità giudiziaria competenti.
Il GrIG – che da lungo tempo porta avanti una campagna per la concreta tutela della Sella del Diavolo e la sua valorizzazione realmente sostenibile – auspica che questo sia solo il primo passo per restituire legalità ambientale a un vero e proprio gioiello del Mediterraneo, bistrattato da tagli della vegetazione, percorsi di bikers, incremento dell’erosione, scarichi illeciti di rifiuti in palese contrasto con i precisi obblighi di salvaguardia derivanti dai piani di gestione delle Zone speciali di conservazione – ZSC della Sella del Diavolo in capo alle autorità competenti, in primo luogo l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
qui
* decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.6/1225 (+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042242 “Torre del Poetto“;
* decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.7/1226 (+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042243 “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera“;
qui il precedente
* decreto Assessore Difesa Ambiente Regione autonoma Sardegna n. 3 dell’11 febbraio 2011
approvazione del piano di gestione dei S.I.C. “Torre del Poetto” e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera”.
dal sito web istituzionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, 6 novembre 2024
Cagliari: Smantellata una zipline abusiva sulla Sella del Diavolo.
Nella Sella del Diavolo, area naturale tutelata in quanto SIC (Sito di Interesse Comunitario), i Forestali della Stazione di Cagliari sono intervenuti a seguito dell’installazione abusiva e permanente di una zipline in località Cala Fighera.
Considerato che si tratta di un’area pubblica protetta da normative paesaggistiche, ambientali e forestali sia a livello regionale che internazionale e tenuto conto dell’assenza di autorizzazioni, si è provveduto a smantellare l’installazione, sequestrando circa 150 metri di cavo, decine di bulloni, il meccanismo tendi-corda e altra attrezzatura utilizzata nell’impianto. Tutti questi materiali sono stati rimossi e posti sotto sequestro.
I reati contestati comprendono violazioni ambientali, per aver modificato un’area tutelata, nonché violazioni contro il patrimonio, per aver alterato e occupato senza alcuna autorizzazione una proprietà pubblica.
La Procura della Repubblica è stata informata dell’accaduto e, per ora, si procede contro ignoti; tuttavia, sono in corso accertamenti per identificare i responsabili.
L’assenza di sicurezza
La zipline non era associata a progettazione o certificazione e, data la classificazione dell’area dal PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) al massimo grado di pericolosità per frana, non si ritiene possibile ottenere un titolo abilitativo per un esercizio sicuro dell’impianto. Inoltre, la zipline era incustodita, risultando pericolosa in quanto chiunque poteva utilizzarla senza controllo, con il rischio di incidenti anche mortali.
Che cos’è la zipline
La zipline è considerata un percorso “avventuroso”, ma non necessariamente “pericoloso”. È costituita da un cavo d’acciaio o tessile ad alto carico di rottura, assicurato nella roccia e teso tra due punti sovrastanti un canalone. Dal punto superiore, gli avventori si lanciano con un’imbragatura, spinti dalla gravità. L’installazione e l’uso di una zipline, specialmente in aree protette, richiedono le necessarie autorizzazioni, oltre a una gestione responsabile che ne garantisca la sicurezza per evitare incidenti anche gravi, causati da un uso improprio.
Cos’è la sostenibilità ambientale
Il Corpo Forestale ricorda che le attività umane, comprese quelle ludiche e sportive, devono rispettare i criteri di sostenibilità ambientale, ovvero l’insieme di pratiche che permettono di soddisfare i bisogni presenti senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Ciò implica il rispetto e la tutela delle risorse naturali e degli ecosistemi, garantendo che gli interventi umani non alterino in modo irreversibile il territorio, la flora e la fauna.
(foto C.F.V.A., S.D., archivio GrIG)