Passano i mesi, passano gli anni e la vergognosa situazione ambientale e sanitaria di Giorgino, sul litorale cagliaritano, peggiora.
L’Assessore comunale all’ambiente Alessandro Guarracino afferma “l’impossibilità di qualsiasi amministrazione di presidiare ogni angolo di territorio”, consueto e affascinante tentativo di elevare l’ignavia a metodo di gestione del territorio, e annuncia future e non meglio temporalmente precisate attività di bonifica ambientale.
Sarebbe questo il modo migliore per sostenere la candidatura di Cagliari a Capitale europea del Verde 2025.
Infatti, intorno alla storica e ormai spettrale Villa Aresu, i cumuli di rifiuti di ogni genere – dai mobili in disuso all’abbigliamento, dai detriti da edilizia alle vernici, ai pneumatici, all’onnipresente plastica – costituiscono ormai da anni la componente dominante del paesaggio.
Tuttavia, in realtà, il Comune di Cagliari avrebbe dovuto procedere da tempo.
Il Comune di Cagliari – Servizio Igiene Suolo, in riscontro all’istanza inoltrata (30 maggio 2023) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), ha comunicato (nota prot. n. 0185980/2023 del 21 giugno 2023) di aver “provveduto a effettuare gli accertamenti del caso e a emettere un provvedimento di diffida nei confronti dei proprietari del terreno interessato”: con nota prot. n. 180159/2023 del 15 giugno 2023, i proprietari della vasta area sono stati diffidati “con decorrenza immediata” ad “adottare ogni provvedimento tecnico e/o organizzativo teso alla rimozione ed avvio allo smaltimento dei rifiuti abbandonati presso la loro proprietà”, nonché “entro 30 giorni … a:
1. dare comunicazione degli interventi adottati;
2. trasmettere dei certificati di smaltimento corredati di adeguata documentazione fotografica o relazione di intervento che attesti le azioni intraprese”.
La legge dispone che in ogni caso l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati (art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.): il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
Il GrIG già nella primavera dell’anno scorso (7 marzo 2022) aveva inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di bonifica, coinvolgendo il Comune di Cagliari, i Carabinieri del N.O.E., il Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Il Comune di Cagliari – Servizio Igiene del Suolo e Ambiente (nota prot. n. 116485/2022 del 2022) aveva comunicato “che al fine di adottare i provvedimenti previsti dal D.lgs. 152/2006, il Servizio scrivente è in attesa dei riscontri degli accertamenti in corso tesi all’individuazione del responsabile degli abbandoni da parte della Polizia Locale”.
Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale aveva, in seguito, posto sotto sequestro preventivo il sito (novembre 2022), provvedimento convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari il 28 novembre 2022. La mancanza di elementi utili per individuare i responsabili degli scarichi illeciti “ha poi indotto l’A.G. a disporre l’archiviazione del procedimento con revoca del provvedimento … disponendo il dissequestro dell’area con restituzione agli aventi diritto”, attualmente ritornata di libero accesso e decisamente molto accogliente per ulteriori rifiuti.
Il GrIG aveva, pertanto, inviato (30 maggio 2023) una nuova istanza per la bonifica ambientale dell’area, questa volta interessando anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per gli aspetti di competenza.
Lo scorso 15 giugno 2023 la diffida ai titolari dell’area, risultato: i rifiuti sono aumentati.
In precedenza, il GrIG aveva chiesto (10 settembre 2021) la bonifica ambientale delle piazzole di sosta lungo la vicina strada statale n. 195, ottenendo prima l’intervento del Comune di Cagliari (ottobre 2021), poi la completa ripulitura (dicembre 2021) da parte dell’ANAS, tenuto a mantenere pulite le aree di sosta (art. 14 del decreto legislativo n. 285/1992 e s.m.i., Codice della strada).
L’intero litorale di Giorgino – La Plaja è tutelato con vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
A cavallo fra la fine dell’800 e i primi del ‘900 era Giorgino e la lunga spiaggia della Plaja il litorale della villeggiatura e dei bagni estivi dei Cagliaritani.
Nei primi decenni del ‘900 la città estiva si spostò lentamente lungo la spiaggia del Poetto, poi, a partire dagli anni ’60 del ‘900, la realizzazione del porto canale industriale diede il colpo di grazia a una località che meriterebbe ben altra attenzione.
Attualmente, distante e separata dalla Città, è divenuta sempre più un luogo di degrado.
Abbandonate le ville presenti, dismesso l’Istituto di Rieducazione per Minorenni, bene culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) luogo di tante storie personali, da tempo in vendita e recentemente acquistato per fini sociali da un Ente religioso, prosperano indisturbate vere e proprie discariche abusive.
Un intervento di bonifica in tempi brevi insieme a un’adeguata vigilanza sono fondamentali per la tutela della salute pubblica e l’ambiente, se tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti ci mettessero un po’ di buona volontà e un pizzico di rispetto della legalità e del decoro, finalmente ci sarebbe il primo passo per il recupero di un litorale dal degrado ambientale, sanitario e sociale.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)