Intervento per il ripristino della legalità ambientale da parte del Comune di Carloforte in località Tacca Rossa, nel cantiere edilizio della storica Villa Paris, risalente alla fine del XIX secolo.
In seguito a istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (28 giugno 2023) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), l’Area Pianificazione Territoriale, Edilizia Privata, Politiche Energetiche e SUAPE del Comune ha comunicato (nota prot. n. 9336 del 7 agosto 2023) di aver effettuato gli opportuni accertamenti, seguiti da un sopralluogo in data 19 luglio 2023, e di aver riscontrato una serie di difformità rispetto ai titoli abilitativi rilasciati nel 2021.
Conseguentemente è stata emanata l’ordinanza dirigenziale di rimessa in pristino n. 27/2023 del 4 agosto 2023.
Infatti, a lavori quasi ultimati, sono state riscontrate svariate opere realizzate in difformità rispetto alle opere autorizzate di manutenzione straordinaria dei corpi di fabbrica presenti, relativamente a “sostituzione degli elementi strutturali della copertura”, “demolizione di muretti perimetrali e … modifica di pavimentazioni esterne”, pavimentazioni in precedenza inesistenti, realizzazione di “un piccolo manufatto in muratura atto a coprire gli impianti”, “operazioni di movimento terra che hanno portato alla modifica della quota circostante l’edificio”, realizzazione di un “piazzale pavimentato” e di “tre gradoni”, nonché “la modifica di un varco e di un cavalca fosso esistente sul canale rivestito in pietra di datazione storica”.
Il Comune di Carloforte ha assegnato il termine perentorio di 90 giorni per il ripristino ambientale, “in particolare la rimozione di tutte le opere realizzate in assenza di titolo autorizzativo … per le violazioni riportate in premessa, preavvisando sin d’ora che in mancanza si procederà a norma delle vigenti disposizioni di legge in materia, affinché lo stesso possa procedere al ripristino dello stato dei luoghi a spese dei responsabili dell’abuso”.
L’atto è stato comunicato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per le violazioni edilizie e paesaggistiche riscontrate, alla Regione autonoma della Sardegna, ai Carabinieri e al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
L’attività edilizia sull’Isola di San Pietro, Comune di Carloforte (SU), ha avuto nel corso degli ultimi decenni intensità variabili, ma la pressione sul territorio e sugli habitat naturali protetti è sempre stata piuttosto marcata.
L’intera Isola è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.; piano paesaggistico regionale – P.P.R.) e rientra quasi interamente nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola di San Pietro” (codice ITB040027), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora, la parte nord ovest dell’Isola rientra nellazona di protezione speciale (Z.P.S.) “Coste ed entroterra tra Punta Cannone e Punta delle Oche” (codice ITB043035), ai sensi della direttiva n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica. Inoltre, la fascia dei metri 150 dalla battigia marina è tutelata con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.).
Gli episodi di illegalità non sono stati infrequenti, alcuni anche di grande risonanza, per cui nel corso degli anni l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) non ha mai fatto mancare la sua azione di impulso su controlli e vigilanza.
Il GrIG esprime apprezzamento e soddisfazione per gli accertamenti svolti e i provvedimenti presi, perché il concreto controllo del territorio è la fondamentale garanzia per la salvaguardia e la legalità ambientale.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)