Catastrofe climatica, a Valencia si cercano i dispersi: “Possono esserci persone ancora vive”. Oltre 300mila senz’acqua potabile

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Mentre la Dana sta continuando a causare piogge intense nel Sud della Spagna, continua la mobilitazione per trovare i dispersi e portare gli aiuti a chi si trova in zone isolate. Al momento sono 158 le vittime accertate della catastrofe metereologica aggravata dagli effetti del cambiamento climatico, ma tante sono ancora le persone non rintracciate. Secondo la ministra della Difesa Margarita Robles, intervenuta alla Tve, “potrebbero essere ancora vive”. Intanto a preoccupare è l’aggravarsi delle condizioni metereologiche: l’Agenzia meteorologica spagnola ha attivato l’allerta arancione in alcune zone delle province di Valencia, Castellón e Tarragona; l’allerta rossa questa mattina è stata attivata in alcune zone della costa di Huelva.

Le zone ancora isolate: oltre 300mila persone senza acqua potabile – L’emergenza resta alta dopo che circa 366.000 abitanti di una ventina di municipi sono ancora senza acqua potabile mentre 50.000 sono al buio. Per la mancanza di acqua a causa delle condotte scoppiate per l’inondazione, in alcuni comuni non è possibile procedere con la pulizia del fango che nel frattempo si è seccato. Altri 500 soldati si uniranno oggi agli oltre 1.200 impegnati nell’emergenza nella regione dove è previsto anche l’arrivo del ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska. La priorità è garantire beni di prima necessità, come acqua, cibo e medicine, alle popolazioni colpite. Intanto la Comunità Valenciana resterà isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e in parte dalla Catalogna per almeno 2 settimane dopo i danni notevoli alla ferrovia: inoltre, 150 arterie della rete stradale sono devastate, mentre restano interrotti vari tratti dell’autostrada A7 di collegamento con Madrid, con colonne di decine di campion e auto fermi ai margini dell’autostrada. Al momento sono state recuperate 158 vittime. I medici hanno effettuato le autopsie nell’obitorio allestito in un parcheggio: 15 le persone già identificate. Un secondo obitorio è stato allestito nella Fiera di Valencia, dove saranno trasferite le altre salme recuperate.

Anche il sud-ovest della Spagna è alle prese con gli effetti della ‘Dana’. La situazione più preoccupante si è vissuta in piena notte nella provincia di Huelva, dove, secondo i media locali, un violento nubifragio ha provocato allagamenti sia nella città omonima sia in altre località limitrofe. “Per favore, non uscite di casa a meno che non sia imprescindibile”, ha chiesto il governatore dell’Andalusia, Juanma Moreno, agli abitanti della zona. Un altro punto delicato è quello di una zona rurale prossima a Jerez de la Frontera, in provincia di Cadice: lì, infatti la piena del fiume Guadalete ha portato all’evacuazione preventiva di circa 200 persone, secondo ‘Diario de Jeréz’. Intanto, la Agenzia statale di meteorologia mantiene attive allerte per forti precipitazioni e accumuli improvvisi di acqua nelle province di Castellón e Tarragon (est) e alle isole Baleari, in particolare a Maiorca e Minorca.

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