ChatGpt: arrivano le sfidanti cinesi. E Pechino studia regole per l’AI

1 year ago 57

ChatGpt si prepara a fronteggiare l’arrivo di sfidanti dalla Cina, paese in cui il software di Intelligenza artificiale di OpenAi non si può usare per le note restrizioni, ma arriva grazie al mercato nero.

“Mille domande” da Alibaba

Alibaba ha appena rilasciato Tongyi Qianwen. Con un nome che letteralmente significa “verità da mille domande”, è un software LLM (cioè Large Language Model) che può operare in cinese e inglese, ed è pensato come un assistente personale che può redigere lettere, pianificare itinerari di viaggio e consigliare gli acquirenti sugli acquisti.
Il chatbot inizalmente sarà integrato in DingTalk, l’app di messaggistica utilizzata dai dipendenti di Alibaba.
“Porterà grandi cambiamenti nel modo in cui lavoriamo e nella quotidianità”, ha detto riferendosi alla piattaforma il ceo della società Daniel Zhang.

Il lancio di Tongyi Qianwen, segue di qualche settimana il debutto di Ernie bot, chatbot sviluppato dal motore di ricerca Baidu, il Google cinese, al momento aperto solo al test degli utenti.
Ma a breve si attendono annunci anche da Huawei Technologies, mentre un team di sviluppatori è al lavoro per Tencent.

Regole da Pechino

Nel frattempo, il governo cinese ha pubblicato una bozza di regole sulla gestione dei servizi di intelligenza artificiale generativa. Secondo quanto spiegato da Reuters, Pechino attraverso la Cyberspace Administration of China ha sta preparando una serie di misure per la gestione dei servizi di intelligenza artificiale generativa, affermando che vuole che le aziende presentino valutazioni di sicurezza alle autorità prima di lanciare le loro offerte al pubblico.

The post ChatGpt: arrivano le sfidanti cinesi. E Pechino studia regole per l’AI appeared first on Primaonline.

Read Entire Article