ChatGpt, la politica Usa si muove a pensa a regole per uno sviluppo “sicuro”

1 year ago 52

L’esplosione di popolarità per ChatGpt comincia ad attirare le attenzioni della politica americana. A impensierire i legislatori a stelle e strisce le possibili ripercussioni e implicazioni che il software di intelligenza artificiale potrebbe avere su temi delicati come la sicurezza nazionale, l’istruzione, tra i rischi di plagi e di disinformazione.

Nessuno mette in dubbio le potenzialità che l’AI può avere in diversi settori, ma, stando a Reuters, comincia a delinearsi la necessità di indirizzarne lo sviluppo, per renderlo “sicuro, etico e rispettoso dei diritti e della privacy di tutti gli americani” con “rischi ridotti al minimo”.

Le mosse di Open Ai

OpenAi, la società creatrice di ChatGtp – in cui ha investito anche Microsoft – , si è già mossa per andare in contro a certe preoccupazioni.
A gennaio, il ceo Sam Altman si è recato a Capitol Hill per una serie di incontri. E, per limitare i rischi di plagio e imbrogli nelle scuole – New York e Seattle hanno già vietato la piattaforma – sono in fase di sviluppo “mitigazioni per aiutare a identificare il testo generato dal sistema”.
Intervistata dal Time, Mira Murati, chief technology officer di OpenAI, ha avidenziato l’apertura della società ai contributi da parte di regolatori e governi. “Non è troppo presto perché siano coinvolti)”, ha detto.

The post ChatGpt, la politica Usa si muove a pensa a regole per uno sviluppo “sicuro” appeared first on Primaonline.

Read Entire Article