Ci segnalano i nostri contatti una screenshot che invita a “spacchettare il codice” per vedere “chi controlla i dati su IT Wallet”. Un’opera descritta peraltro con accenti da hacker facile come guardare il coddice pubblicato su GitHub
Con una enorme sospensione dell’incredulità dovremmo ritenere quindi che i soliti “Poteri Forti” avrebbero pubblicato, liberamente e in chiaro, il “software spacchettato” per consentire al primo complottista di passaggio di sentenziare che “i dati di IT Wallet vanno in America, ovvero en-US”.
Per chiunque ne capisca qualcosa di informatica, un’assoluta sciocchezza.
Chi controlla i dati su IT Wallet? Gente che ignora la variabile “locale”
La variabile “locale” è infatti l’insieme dei parametri che regola la localizzazione del software. In una parola le lingue installate.
Lo spezzone di codice in esame è piuttosto chiaro: se imposti l’App IO in inglese, usciranno nomi in inglese. Se la imposti in Italiano in Italiano.
Lo “strumentopolo misterioso”, citando una nota trasmissione educativa per l’infanzia, che in Italiano ad esempio si chiama “Carta della disabilità”, strumento che consente accesso a servizi e benefici per persone disabili, in lingua inglese si chiamerà “Disability Card”, e questo non è un complotto misterioso.
Abbiamo già visto più volte, ed altri hanno esaminato i profili di sicurezza dell’APP Io.
Ovviamente, non esiste alcun “dato mandato in America” perché “US” è America.
Esiste la variabile “en-US” che significa che esiste una cosa chiamata lingua inglese, che americani e inglesi utilizzano e molti programmi per cellulare sono rilasciati quindi in diversi linguaggi.
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