Chi da gli ordini ci metta la faccia.

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Venerdi 23 febbraio 2024, Pisa, Via San Frediano.

Alcune decine di studenti partecipano a una qualsiasi manifestazione.

Sono quasi tutti studenti fra i quindici e i diciotto anni, sono armati di slogan e nulla più, ma vogliono entrare in Piazza dei Cavalieri.

Non si può.  Evidentemente costituisce un rilevante minaccia per l’ordine costituito, sebbene ignoto ai più.

La Polizia chiude la strada, da un lato e dall’altro. Poi partono le manganellate. E ancora.

Undici fra ragazze e ragazzi sono rimasti feriti.

In seguito migliaia di persone hanno manifestato in Piazza dei Cavalieri, senza evidentemente costituire alcuna minaccia per l’ordine costituito.

Il Ministero dell’Interno ha affermato che “ci sono state difficoltà operative” e giustamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto presente al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi  che “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.

Abbiamo già vissuto tutto questo quarant’anni fa.

A Genova l’han vissuto più di vent’anni fa.

Un precedente Presidente della Repubblica, già Ministro dell’Interno, affermava: “Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!”.

Sarebbe ora che chi ha dato l’ordine di pestare studenti inermi ci metta la faccia, esca allo scoperto, si prenda le sue responsabilità e ne risponda nelle sedi opportune.

Questo dovrebbe accadere in uno Stato democratico.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Pisa, Piazza dei Cavalieri

(foto S.D., archivio GrIG)

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