la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Villanovaforru è un piccolo centro della Marmilla, nella Provincia del Sud Sardegna, con settecentoventicinque residenti.
Campi di grano, oliveti, paesaggi archeologici, macchia mediterranea.
Il suo territorio è interessato – direttamente e indirettamente – da ben cinque progetti di centrali eoliche alte più di 200 metri, ben quarantotto “torri” eoliche nello spazio di pochi chilometri.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) è intervenuto nei cinque procedimenti di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) in corso, la Soprintendenza speciale per il P.N.R.R. ha emanato pareri fortemente negativi.
E’ un tipico caso di palese speculazione energetica.
Però, bisogna ricordare che l’art. 6, comma 1°, del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022, in relazione all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili ha individuato una “fascia di rispetto … determinata considerando una distanza dal perimetro di beni sottoposti a tutela di sette chilometri per gli impianti eolici e di un chilometro per gli impianti fotovoltaici”. Successivamente, con l’art. 47, comma 1°, del decreto-legge n. 13/2023, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 41/2023, la fascia di tutela è stata ridotta a “tre chilometri” per gli impianti eolici e a “cinquecento metri” per gli impianti fotovoltaici.
Detta fascia di rispetto risulta, quindi, nel caso di specie estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e/o con vincolo paesaggistico/ambientale (artt. 136 e ss. e 142 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
A Villanovaforru sono presenti il Nuraghe Genna Maria, rientrante in un parco archeologico e dotato di un museo, il Nuraghe di Pinn’e Maiolu, il Nuraghe Mori Siliqua.
Grazie anche all’incremento dei provvedimenti di vincolo da parte del Ministero della Cultura, i Nuraghi sono beni culturali formalmente vincolati e le relative fasce di rispetto di tre chilometri vanno a interessare l’intero territorio comunale di Villanovaforru.
Nessuna centrale eolica è realizzabile, bye bye speculazione energetica.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
P.S. tali attività di individuazione e di vincolo dei beni culturali sono state e sono fortemente consigliate dal GrIG, svegliatevi!
(la cartografia è stata estratta dalla pagina Facebook di Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, foto Sopr. ABAP CA, S.D., archivio GrIG)