Commissione europea, noi siamo dalla parte del Lupo!

1 year ago 47

Lupo (Canis lupus, foto Raniero Massoli Novelli)

Il Parlamento europeo è piuttosto diviso in merito al mantenimento dello status di assoluta protezione del Lupo (Canis lupus), accusato da esponenti del Partito popolare europeo e del Partito Identità e Democrazia (a cui aderisce la Lega) di fare il mestiere del Lupo.

Infatti, preda fondamentalmente esemplari di fauna selvatica (in particolare Cinghiali e altri ungulati) e, solo ne ha l’occasione, bestiame domestico.

il Lupo e Cappuccetto Rosso

Sulla spinta di chi pensa di finire come la nonnina di Cappuccetto Rosso e, soprattutto di quelli che hanno interesse elettoralistico nel difendere le rendite di posizione di chi nel mondo agricolo non intende adottare le necessarie precauzioni, come fanno tanti, ma vuol continuare a ricevere sovvenzioni e sostegni pubblici, la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica per verificare lo status giuridico di salvaguardia del Lupo.

Il recente rapporto di Rewilding Europe (Wildlife Comeback in Europe: Opportunities and challenges for species recovery, Ledger et al., 2022) stima che in Europa vivano complessivamente circa 20 mila Lupi, con un’attuale tendenza all’aumento di areale e popolazione dell’1,9% annuo, un vero e proprio tesoro per gli equilibri ambientali e naturalistici del Vecchio Continente.

Bene, partecipiamo e scriviamo alla Commissione europea (indirizzo EC-WOLF-DATA-COLLECTION@ec.europa.eu) che vogliamo il mantenimento della salvaguardia assoluta del Lupo: di seguito un fac simile di messaggio da inviare entro il 22 settembre 2023.

Il GrIG l’ha già fatto e invita tutti a farlo.

W il Lupo, forza e coraggio!

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Rewinding Europe, monitoraggio areale europeo del Lupo, 2022

Alla Commissione Europea,

EC-WOLF-DATA-COLLECTION@ec.europa.eu,

Dear President von der Leyen, dear European Commission,

I am writing to you because I’m concerned with the latest discussions around the protection status of the wolf in the EU and the claims the European Commission made about this species recently.

The wolf numbers have increased on our continent, [including in my country, Italy], which is fantastic news for our much degraded, in some places almost extinct, biodiversity. But I’m worried that as soon as the wolf populations have recovered, they are immediately painted as a threat and we forget they are native inhabitants of our land.

We, humans, are part of the ecosystem that we share with other species that play crucial ecological roles. The way we manage the protection of species such as the wolf shows our commitment to preserving European biodiversity and reflects on our attitude towards the environment we live in. We can decide if we want nature in Europe to thrive or barely survive.

As a citizen concerned about these issues, I am asking you not to modify the status of the protection of the wolf. Current EU legislation is flexible enough and enables to significantly reduce conflicts and attacks on livestock where measures have been implemented.

Let’s turn to science and the power of education, instead of vilifying the wolf again and again. This is no less than I expect of an EU institution with the stated ambition of evidence-based policymaking.

Kind regards,

___ firma ___

dal sito web istituzionale della Commissione Europea, 4 settembre 2023

Lupi in Europa: la Commissione esorta le autorità locali ad avvalersi pienamente delle deroghe vigenti e raccoglie dati per riesaminare lo stato di conservazione

l ritorno del lupo nelle regioni dell’UE dopo un lungo periodo di assenza causa sempre più conflitti con le comunità locali di allevatori e cacciatori, soprattutto quando non si attuano appieno le misure di prevenzione degli attacchi al bestiame.

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “La concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è ora un pericolo reale per il bestiame e potrebbe diventarlo anche per gli esseri umani. Esorto le autorità locali e nazionali a intervenire ove necessario. D’ altronde la normativa vigente dell’UE consente già di farlo.”

Lupo (Canis lupus)

La Commissione avvia oggi una nuova fase dei lavori per far fronte alle sfide connesse al ritorno dei lupi.

A tal fine invita le comunità locali, quella scientifica e tutti i portatori di interessi a presentare entro il 22 settembre 2023 dati aggiornati sulla popolazione di lupi e sul loro impatto al seguente indirizzo e-mail (attivo da questo pomeriggio): EC-WOLF- DATA-COLLECTION@ec.europa.eu .

Sulla base dei dati raccolti, la Commissione deciderà in merito a una proposta volta a modificare, se del caso, lo stato di protezione del lupo nell’UE e ad aggiornare il quadro giuridico per aggiungere all’occorrenza ulteriore flessibilità, alla luce dell’evoluzione di questa specie.

Ciò integrerà le attuali possibilità di intervento di cui le autorità locali e nazionali già dispongono, se necessario, nel quadro della normativa UE, nonché gli ingenti finanziamenti dell’Unione previsti per le misure intraprese, come specificato in una lettera congiunta che il Commissario Sinkevičius e il Commissario Wojciechowski hanno inviato nel novembre 2021 a tutti i ministeri dell’agricoltura e dell’ambiente dell’UE. Alcune misure, quando attuate in modo corretto e adatto al contesto specifico, si sono dimostrate efficaci nel prevenire o ridurre in modo significativo i rischi di predazione.

L’esame dei dati scientifici sul lupo nell’UE è parte integrante dell’analisi approfondita che la Commissione conduce in risposta alla risoluzione del Parlamento europeo del 24 novembre 2022 . Nell’aprile 2023 la Commissione ha iniziato a raccogliere i dati forniti dai gruppi di esperti e dai principali portatori di interessi, nonché quelli comunicati dalle autorità nazionali nel quadro della normativa vigente internazionale e dell’UE. Tuttavia, poiché i dati non le forniscono ancora una visione d’insieme sufficiente per definire ulteriori azioni, oggi la Commissione decide di ampliare questa consultazione.

Lupo iberico (Canis lupus signatus)

Contesto

La Commissione è consapevole del fatto che il ritorno del lupo nelle regioni dell’UE dopo un lungo periodo di assenza può causare conflitti con le comunità locali di allevatori e cacciatori, soprattutto quando non si attuano appieno le misure di prevenzione degli attacchi al bestiame.

In quanto specie autoctona, il lupo è parte integrante del patrimonio naturale dell’Europa e svolge un ruolo importante nei suoi ecosistemi. Ai sensi della direttiva Habitat , la maggior parte delle popolazioni di lupi nel continente europeo gode di un regime di rigorosa tutela, con possibilità di deroga. Tale regime attua i requisiti della convenzione internazionale di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa , di cui l’UE e gli Stati membri sono parti.

Le piattaforme dell’UE e regionali sulla coesistenza consentono ai portatori di interessi di promuovere modi per ridurre al minimo i conflitti tra gli interessi umani e la presenza di specie di grandi carnivori, attraverso lo scambio di conoscenze e la collaborazione aperta, costruttiva e nel rispetto rispettivi. Inoltre ai sensi della direttiva Habitat gli Stati membri possono, a determinate condizioni, derogare ai divieti del regime di rigorosa tutela, anche al fine di tutelare interessi di natura sociale ed economica.

Per ulteriori informazioni

Pagina web sui grandi carnivori

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)
ISPRA – presenza del Lupo in Italia (2021)

(foto Raniero Massoli Novelli, S.D., archivio GrIG))

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