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La svolta verde è merito anche di tutte quelle start up che hanno creato negli ultimi tempi ricchezza ‘giovane’.
Sempre più 35-40enni si possono infatti permettere di acquistare splendidi yacht. Ma la richiesta è sempre la stessa: che siano il meno inquinanti possibile.
Lo ha spiegato Fabio Ermetto, direttore commerciale di Baglietto, storico costruttore di navi che nei cantieri di La Spezia presentando Bzero, il nuovo passo dello storico produttore nautico verso la navigazione ‘verde’.
Un progetto che, ha detto l’amministratore delegato Michele Deprati, “conferma la visione pionieristica di Baglietto e il suo forte coinvolgimento per una nautica sempre più sostenibile”.
Non a caso, già oggi la richiesta di yacht ibridi è aumentata fino all’80%. E oltre agli startupper, anche i figli di clienti più maturi impongono ai genitori la svolta.
Il progetto Bzero
Il progetto Bzero (B RAISED TO ZERO), era stato presentato in anteprima a Montecarlo lo scorso anno. Adesso, nei cantieri, si può vedere il prototipo del sistema, che sarà poi installato sugli yacht che superano i 50 metri.
L’idea è l’utilizzo dell’idrogeno green quale fonte di energia. Fonte pulita, ma di difficile stoccaggio a causa anche della volatilità dell’elemento.
L’ingegnere Alessandro Balzi, del dipartimento Energy di Baglietto, ha illustrato durante la presentazione – cui hanno partecipato autorità cittadine e militari, stampa nazionale e internazionale, ma anche studenti dell’istituto nautico e universitari del corso in Laurea in Ingegneria Nautica di La Spezia – i dettagli del progetto.
Al di là degli aspetti più tecnici, il tema di fondo resta la scelta di Baglietto di procedere verso un futuro a emissioni il meno inquinanti possibile. Sia da parte degli yacht sia facendo sì che la power station contribuisca in parte anche al ciclo di produzione di energia del cantiere.
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