Incredibile, la convivenza fra allevamento di bestiame e Lupi è possibile anche sulle Alpi, addirittura in Lessinia!
Lo dimostrano, con semplicità, l’Azienda agricola Orko Beko e i suoi titolari, Damiano Bonamini e Mattia Boscainia: “ad oggi, non abbiamo mai subito predazioni. Il lupo, per fortuna, non ci ha mai fatto paura“.
E come sono riusciti a fare ‘sto miracolo?
Si sono rimboccati le maniche, hanno realizzato recinzioni anti-lupo (per le quali sussiste uno specifico Fondo regionale destinato alla prevenzione e ai risarcimenti dei danni prodotti dalla fauna selvatica e altre forme di sostegno pubblico da diversi anni nella Regione Veneto) e hanno preso alcuni Cani da guardia.
Curano con attenzione il loro gregge di Capre, la notte lo ricoverano entro le recinzioni e lo fanno seguire sempre dai Cani da guardia.
Il Lupo (Canis lupus) fa – e pure bene – il mestiere del Lupo e preda fondamentalmente esemplari di fauna selvatica (in particolare Cinghiali e altri ungulati), e, solo ne ha l’occasione, bestiame domestico.
Soprattutto, quando gli viene offerto su un piatto d’argento.
Sembra una banalità, ma molti non l’hanno ancora capito.
Damiano Bonamini e Mattia Boscainia l’hanno capito benissimo e il Lupo non va a predare il loro gregge.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
P.S. domanda anch’essa un po’ banale: avete mai visto, per esempio, un pastore sardo o un pastore abruzzese lasciare incustodito il proprio gregge, senza Cani da guardia, senza recinzioni o senza ricovero notturno in ovile o stalla?
da Il Dolomiti, 21 agosto 2023
La testimonianza di Damiano e Mattia: “Siamo partiti dal nulla e abbiamo imparato sul campo, con tanto di errori, un mestiere che non era il nostro ma che da tempo sognavamo di fare. Il lupo non ci ha mai spaventati: fin da subito ci siamo organizzati per ridurre al minimo le possibilità di predazione. In zona siamo gli unici a possedere i cani da guardiania”. (Sara De Pascale)
VELO VERONESE. Da qualche anno in Contrada Riva, nel cuore della Lessinia, hanno trovato dimora le capre dell’azienda agricola Orko Beko, nata dalla volontà di due amici di cambiare completamente le proprie esistenze. “Siamo partiti nel 2018 con sole nove capre – anticipa Damiano Bonamini, che insieme a Mattia Boscainia gestisce l’attività, a Il Dolomiti -. Nel tempo ci siamo ingranditi e organizzati per gestire al meglio il bestiame, stando attenti ad ogni dettaglio“.
Quella di Damiano e Mattia è la testimonianza di due allevatori “partiti dal nulla: abbiamo imparato sul campo, con tanto di errori, un mestiere che non era il nostro ma che da tempo sognavamo di fare”. I due, un pizzaiolo e un tecnico, avevano infatti deciso ormai qualche anno fa di lasciare i propri impieghi ‘sicuri’ per dedicarsi a una vita più lenta, fatta di gesti semplici ma che celano la fatica di mestieri antichi e tradizioni da molti scordate, come l‘arte del fare formaggio.
“Quando nel 2019 abbiamo cominciato ad aumentare il numero di capi abbiamo deciso di prendere i primi due cani, degli ‘incroci pastore del Caucaso’ presi da pastori che allevano cani da guardiania da sempre. Poi siamo saliti a quota 4 cani, per tutelarci il più possibile: le nostre capre pascolano in una zona in cui il lupo è presente e lo dimostrano le innumerevoli predazioni avvenute (e che continuano ad avvenire) a pochi passi dalla nostra realtà”.
Nei dintorni, infatti, “sono diversi gli allevatori che in estate portano in alpeggio le proprie mucche e non mancano predazioni – prosegue Damiano -. Credo che uno dei motivi sia l’assenza, nel loro caso, di cani da guardiania: in zona, siamo gli unici ad averli“. Insieme ai 4 cani i due titolari della Orko Beko hanno scelto di adottare anche altri sistemi preventivi: “Ci siamo dotati di reti antilupo alte oltre un metro e non lasciamo mai le nostre capre da sole: al pascolo i cani sono sempre con loro e anche noi cerchiamo di essere il più possibile presenti”.
Se di giorno il gregge pascola liberamente con i cani che pattugliano la zona “dandosi il cambio, di notte abbiamo scelto di tenere gli animali vicino alle stalle e chiusi nei recinti“. Accorgimenti che, nel caso dell’azienda agricola di Velo Veronese, paiono essere sufficienti per ridurre al minimo le possibilità di predazione: “Ad oggi, non abbiamo mai subito predazioni – ammette Damiano -. Il lupo, per fortuna, non ci ha mai fatto paura“.
(foto S.D., archivio GrIG)