Manca un mese al più importante appuntamento dell’anno per contrastare la crisi climatica. Manca un mese alla Cop28. La ventottesima “Conferenza delle Parti”, organizzata dalle Nazioni Unite, apre i battenti il 30 novembre a Dubai. Lì arriveranno i principali leader mondiali per dare il via alle due settimane di negoziati.
Dubai e le sue contraddizioni
La scelta del luogo è il primo punto che salta all’occhio. La crisi climatica è provocata dall’uomo soprattutto con l’utilizzo di gas, petrolio e carbone e gli Emirati Arabi Uniti sono un Paese che si regge sulle fonti fossili. Se a questo si aggiunge che lo stesso presidente della Conferenza, Ahmed Al Jabber, è anche a capo della compagnia petrolifera Abu Dhabi National Oil Corporation, allora si comprendono i timori per l’esito della Cop. Va detto che per le regole internazionali – la logica è quella della rotazione – è inevitabile tenere la conferenza a Dubai. E l’esito è tutt’altro che scontato in un processo come quello delle Cop dove non mancano i colpi di scena.