I grandi Paesi e i piccoli. Tutti sullo stesso palco, tutti sullo stesso piano. È questo il senso delle giornate dei leader – e non solo – alle conferenze sul Clima delle Nazioni Unite. Nelle ultime ore è stato anche il momento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, unica leader presente del G7, oltre a Keir Starmer per il Regno Unito.
Nel suo discorso la premier ha ribadito le posizioni del governo: cioè il no a presunte ideologie in favore di un approccio pragmatico alla transizione all’insegna della neutralità tecnologica. Vuol dire non affidarsi soltanto alle energie rinnovabili ma a tutte le tecnologie disponibili, tra cui il gas, cioè un combustibile fossile, e a quelle che lo saranno in futuro, come la fusione nucleare.
Un discorso che non piace al mondo delle associazioni. “La nostra impressione – dice il Wwf Italia – è che oggi venga ostacolato, proprio per ragioni ideologiche oltre che per interessi economici, proprio il pragmatismo di chi negli ultimi decenni ha faticosamente costruito la strada verso la transizione energetica”.