Crozza sul Nove altri 3 anni. Con la benedizione di Auditel (e Travaglio)

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‘Fratelli di Crozza’ rimarrà sul Nove per altri tre anni. O meglio, le fatiche televisive del comico ligure, qualunque titolo dovesse avere nella prossima stagione il suo programma, saranno appannaggio del gruppo WBD. Una decisione importante e che ‘pesa’ negli equlibri delle prime serate generaliste.

La prima firma di Crozza con il gruppo guidato da Alessandro Araimo, ai tempi in uscita da La7, data 2017. E così alla fine del prossimo contratto si sfioreranno i dieci anni di partnership, con una militanza che diverrà quasi identitaria, visto che per le dinamiche attuali della televisione tre contratti consecutivi sono una vera e propria era.

Crozza fornisce a WBD, di regola, una edizione autunnale ed una primaverile del suo show (quella in corso fa già parte del contratto siglato).

Maurizio rozza

Araimo: “Un grande affare per noi”

 Dicendosi felice per il rinnovo, Alessandro Araimo, General Manager Sud Europa di Warner Bros. Discovery, ha dichiarato: “Maurizio è uno dei più grandi talenti artistici italiani e siamo orgogliosi di averlo sui nostri canali lineari e digitali. Arriviamo dalla migliore stagione di sempre (sia in televisione che sul web) ed anche l’avvio della nuova promette bene con un risultato ancora in crescita rispetto all’anno scorso. Ed è proprio grazie a questa continua crescita negli anni, oltre che all’impatto avuto sull’intero portfolio del Gruppo” ha concluso Araimo “che posso affermare che l’investimento su ‘Fratelli di Crozza’ è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori che Warner Bros. Discovery abbia fatto in Italia”.

Alessandro Araimo

Batte Zoro, lotta con Nuzzi

Prodotto da ITV Movie, firmato anche da Andrea Zalone, Francesco Freyrie, Vittorio Grattarola, Alessandro Robecchi, Alessandro Giugliano, Claudio Fois e Gaspare Grammatico, ‘Fratelli di Crozza’ è partito benissimo anche con l’ultimissima edizione.

In una prima serata difficile, quella del venerdì, Crozza batte quasi regolarmente ‘Propaganda Live’ su La7, con cui condivide una parte del pubblico di riferimento (con Diego Bianchi e company che poi danno il massimo una volta terminata la trasmissione sul Nove). E che nella maggior parte delle serate raggiunge il terzo posto assoluto della graduatoria di Auditel, in concorrenza con Gianluigi Nuzzi e ‘Quarto Grado’ su Rete4 (Nuzzi prevale quando la nera è più ‘calda’).

La trasmissione si rinnova di continuo, annoverando tra i momenti ed i personaggi cult le imitazioni classiche (quella di Silvio Berlusconi, Vittorio Feltri, Red Ronnie, Vincenzo De Luca), ma anche quelle ispirate dalla realtà e dai fatti sociali e politici in divenire. Nelle prime puntate del 2023, così hanno esordito le imitazioni del nuovo premier Giorgia Meloni e quelle dei molti ministri del suo esecutivo clamorosamente esposti sui media.

Grasso e Travaglio

Innovazioni e taglio che però non hanno convinto tutti. Recentissime sono state le critiche dirette al format e all’artista da Aldo Grasso del Corsera. Le ha stigmatizzate però, ieri (6 marzo), con un articolo su ‘Il Fatto Quotidiano’, Marco Travaglio, ricordando come il critico operi per l’editore concorrente, Urbano Cairo, ex di Crozza.

Vero è pure, però, che i programmi della Loft, braccio televisivo de ‘Il Fatto’, a partire da ‘Accordi e Disaccordi’, sono tra quelli storicamente avvantaggiati dal traino del comico ligure.

Tra i numeri corroboranti e indicativi del successo del programma, oltre a quelli certificati da Auditel (ben oltre il milione di spettatori, in qualche serata al 6% di share), anche quelli che dicono che ‘Fratelli di Crozza’ è la trasmissione più vista on demand del portfolio WBD. Crozza è un pure un fenomeno digital in senso ampio, essendo i suoi tra i podcast più ascoltati in Italia e con i suoi video in rete chen fanno record di viralizzazioni e condivisioni.

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