La Commissione UE ha avvisato Roma per gli sforamenti registrati nel 2022. L’Italia ha 2 mesi per rispondere e dimostrare che le misure messe in campo contro l’inquinamento sono state adeguate. Se non riterrà soddisfacente la spiegazione, l’UE potrebbe deferire di nuovo il Belpaese alla Corte di giustizia UE, che ha già condannato l’Italia nel 2020 per gli sforamenti tra il 2008 e il 2017
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