Due parole: dissenso e repressione in Russia in tempo di guerra

1 year ago 44

di Neré Silvia

 dissenso e repressione in Russia in tempo di guerra

Tra i miei tanti “sogni di gioventù” c’era quello di diventare giornalista, che per un attimo si era incrociato con quello di studiare all’università di San Pietroburgo, creando dunque la stupidissima idea di iscrivermi a giornalismo in Russia.Per fortuna m’innamorai di un bassanese e decisi piuttosto di continuare ad imparare lingue slave a Venezia, perché in fondo, anche fossi diventata brava come lei, di fare la fine di Anna Politkovskaja, ammazzata il giorno del compleanno di Putin, non avevo nessuna voglia.Difficile però sfuggire al russo a cavallo di un orso. Quasi rido. Mi trovavo all’ospedale psichiatrico di Brno l’anno scorso, in visita ad un’amica che non aveva retto lo scoppio della guerra vicina, quando un amico ceco mi disse che l’ONG in cui lavorava era già stata inserita nella black list di Putin.Scrivo queste parole e un rumore molesto seppur innocuo alla finestra mi ricorda che l’orso sarà anche tozzo e non correrà veloce come un cavallo, ma ...

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