La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Una finestra, solo una piccola finestra sulla trasparenza (o meno) delle scelte nelle politiche ambientali.
Siamo in Sardegna, nel bel mezzo del complesso momento storico della transizione energetica dalle fonti energetiche tradizionali fossili (petrolio, gas naturale) alle fonti energetiche c.d. rinnovabili (eolico, solare, idroelettrico, biomassa, anche se quest’ultima in realtà è tutt’altro che rinnovabile).
Presso il Consiglio regionale della Sardegna è in discussione il disegno di legge a iniziativa della Giunta Todde (M5S – Centro-sinistra) per la tutela del territorio e l’inserimento dell’arrembante valanga di progetti di centrali di produzione energetica da fonti rinnovabili.
Confronti e polemiche sono forti e aspri.
Nella seduta del 26 giugno 2024, l’on. Stefano Tunis (Sardegna al centro 20/20), relatore di minoranza (Centro-destra) fra le varie considerazioni (alcune condivisibili, altre meno) interviene a sostegno di “quegli interventi adatti a migliorare la condizione del nostro ambiente, come risulterà dal dibattito, tanto per fare un esempio, la generazione di idrogeno verde. L’idrogeno verde è uno dei metodi più significativi di tutela dell’ambiente, un modo virtuoso di utilizzo delle energie rinnovabili, ma se noi non interveniamo a novellare questo testo, probabilmente metteremo in discussione alcune di queste significative possibilità, perché finanziate attraverso il fondo PNRR rinnovabili, ma se noi non interveniamo a novellare questo testo, probabilmente metteremo in discussione alcune di queste significative possibilità, perché finanziate attraverso il fondo PNRR” (resoconto, pag. 29).
Sarebbe seguito uno specifico emendamento sul punto al disegno di legge regionale per evitare l’applicazione di qualsiasi misura di salvaguardia “tutti i sistemi di accumulo e generazione di idrogeno verde e gli impianti da fonti di energia rinnovabili connessi”.
L’idrogeno verde è un “nuovo alleato per la decarbonizzazione”, afferma deciso il Gruppo ENEL.
Tutto molto ecologico e molto bello, quindi.
Ma sarà proprio così o c’è altro?
Bisogna sapere che Enel Green Power e SARAS hanno siglato già dal 2021 “un protocollo d’intesa per lo studio di un progetto per fornire idrogeno verde alla raffineria di Sarroch. Il progetto prevede l’utilizzo di un elettrolizzatore da circa 20 MW alimentato esclusivamente da energia rinnovabile”: si vuol realizzare “un elettrolizzatore da 20 MW alimentato da energia rinnovabile prodotta sul posto per fornire idrogeno verde da utilizzare come materia prima nella raffineria Saras presso il sito industriale di Sarroch, in provincia di Cagliari”.
In seguito, a fine settembre 2022 viene reso noto che “SardHy Green Hydrogen, società nata dal progetto congiunto di Enel Green Power e Saras legato allo sviluppo di idrogeno verde in Sardegna, è tra i beneficiari italiani dei 5,2 miliardi di euro di sovvenzioni pubbliche approvate dalla Commissione Europea nell’ambito di IPCEI Hy2Use, per supportare la ricerca e l’innovazione, la prima applicazione industriale e la costruzione delle relative infrastrutture nella catena del valore dell’idrogeno”.
Non casualmente alcuni progetti di centrali eoliche sono stati presentati da Enel Green Power con la specifica funzione di fornire energia al futuro impianto produttivo di idrogeno verde di Sarroch, come evidenzia lo stesso Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “il progetto in questione verrà utilizzato per la fornitura di energia elettrica rinnovabile per la produzione di idrogeno verde della ditta Sardhy Green Hydrogen s.r.l.” (note MASE – Commissione VIA/VAS prot. n. 241 del 9 gennaio 2024, n. 2361 e n. 2362 del 22 febbraio 2024).
Si tratta, quantomeno, del progetto di centrale eolica “Impianto eolico di Telti”, attualmente assoggettato a procedimento di V.I.A. in corso, del progetto di centrale eolica “Sanluri – Sardara”, anch’esso attualmente assoggettato a procedimento di V.I.A. in corso, del progetto di centrale eolica “Carbonia” ugualmente attualmente assoggettato a procedimento di V.I.A. in corso,
Tutti i progetti sono stati presentati da Enel Green Power o altre società del Gruppo ENEL.
Insomma, giochiamo a carte scoperte, l’emendamento annunciato dall’on. Tunis punta a difendere la realizzazione di alcune centrali eoliche del Gruppo ENEL per foraggiare d’energia un impianto di produzione di idrogeno verde realizzato con e a servizio del polo industriale petrolifero SARAS di Sarroch o no?
Tutto legittimo, naturalmente, ma è solo un’operazione di speculazione energetica e nulla più.
Un po’ di trasparenza, please…
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto Sopr. ABAP CA, C.B., S.D., archivio GrIG)