E’ ora di vederci chiaro una volta per tutte sul demanio civico del bosco del Feudo Vandra, a Rocca d’Evandro.

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Rocca d’Evandro, Feudo Vandra, tagli boschivi (22 genn. 2024)

Il Commissario per gli Usi Civici di Napoli, con ordinanza n. 4 del 16 settembre 2024, ha deciso di nominare un consulente tecnico d’ufficio, nella persona del dott. Giuseppe Monaci, di Grosseto, per appurare “quail siano all’attualità la consistenza, l’estensione, lo stato di occupazione del demanio civico … predisponendo anche un quadro prospettico dei terreni demaniali gravati da uso civico” del territorio comunale di Rocca d’Evandro (CE).

All’udienza del 26 settembre 2024 sarà nominato formalmente il consulente tecnico d’ufficio.

Il Commissario ha rilevato “discrasie (non chiarite) tra l’estensione dei demani civici risultanti dai decreti commissariali di chiusura delle operazioni di verifica e quella riportata dal previgente Piano di Gestione Forestale (come segnalato anche dalla Regione)”.  Inoltre, “non è chiaro se i mutamenti di destinazione siano avvenuti legittimamente e se siano state comunque rispettate le norme in materia ambientale e paesaggistica (a cui pure le autorizzazioni regionali erano state espressamente condizionate)”.

Pertanto, “alla luce della gravità dei fatti denunciati anche in corso di causa, non sussistono preclusioni all’accertamento … di eventuali illegittime sclassificazioni”.

Rocca d’Evandro, demanio civico Feudo Vandra

Prosegue, quindi, il procedimento aperto il 9 maggio 2024 presso il Commissariato per gli Usi Civici napoletano che dovrà verificare la legittimità o meno dei lavori di taglio di alberi e vegetazione varia anche con l’ausilio di mezzi meccanici nel bosco del Feudo Vandra, in Comune di Rocca d’Evandro (CE), e della medesima occupazione privata di terreni che apparterrebbero al demanio civico.

La segnalazione è stata avviata (22 gennaio 2024) dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), seguita da un rapido intervento dei Carabinieri Forestale con gli accertamenti del caso.  Successivamente avevano verificato (nota prot. n. 46/12/2024 del 4 marzo 2024) “l’esecuzione di un cambio di destinazione da bosco ceduo a terreno nudo, mediante l’eliminazione con mezzo meccanico della vegetazione arborea, per una superficie di mq 330 circa …in assenza di atti abilitativi” compiuta da una Società che vanta la disponibilità dell’area.

Cinghiali (Sus scrofa)

Conseguentemente, il Comune di Rocca d’Evandro – Area Tecnica e Vigilanza aveva emanato l’ordinanza n. 4 dell’8 marzo 2024 con cui ha sospeso il cantiere di taglio boschivo.

Il GrIG aveva coinvolto il Ministero della Cultura, la Regione Campania, il Prefetto di Caserta, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Caserta, i Carabinieri Forestale, il Comune di Rocca d’Evandro, informati per quanto di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino e il Commissario per gli Usi Civici per la Campania e il Molise.

Poiana

A differenza di quanto affermato dal Comune, l’area sembra rientrare nel demanio civico di Rocca d’Evandro, per cui sarebbe inusucapibile e non commerciabile, i relativi diritti di uso civico sono imprescrittibili e non può subire cambi di destinazione (legge n. 1766/1927 e s.m.i., legge n. 168/2017 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale Campania n. 11/1981 e s.m.i.).  Le terre collettive del Feudo Vandra costituiscono un importante area naturale boscata fra Campania e Lazio.

La classificazione di “zona industriale” del sito da parte dello strumento urbanistico comunale è in palese contrasto con la natura boschiva del luogo, rientrante nello storico demanio civico del Feudo Vandra (accertato con decreti Commissario Usi Civici Campania e Molise del 2 settembre 1946 e del 6 maggio 1963, con assegnazione dei terreni a categoria A (boschi e pascoli) e a categoria B (coltivazioni) ai sensi dell’art. 11 della legge n. 1766/1927 e s.m.i.

Bisogna mettersi in testa una volta per tutte che i terreni a uso civico sono a destinazione ambientale e per l’uso sostenibile della collettività locale, i terreni a uso civico non sono un bancomat da utilizzare a piacimento e ora il Commissario per gli Usi Civici può effettuare in sede giurisdizionale tutte le necessarie verifiche.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Rocca d’Evandro, Feudo Vandra, tagli boschivi (22 genn. 2024)

(foto L.M., S.D., archivio GrIG)

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