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Preoccupazione per il ritardo del decreto di assegnazione delle risorse del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria per il 2023, per la ripartizione delle risorse, e per i rischi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Le ha espresse il consiglio generale Fieg.
Risorse
A proposito della misura di sostegno, che doveva essere emanata entro il 31 marzo scorso, il presidente Andrea Riffeser Monti, ha riferito al Consiglio di avere ricevuto rassicurazioni dal sottosegretario Alberto Barachini, sui tempi e sulle modalità dell’emanazione del decreto per il 2023, compatibilmente con la procedura di concertazione prevista.
“Gli editori prendono atto, si legge in una nota, che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha più volte affermato, sin dalla sua nomina sei mesi fa, la necessità di reperire risorse significative per interventi per l’evoluzione ed il sostegno del settore per il triennio 2024-2026”.
“La grave crisi del settore, sia in ambito nazionale sia in ambito internazionale, ha determinato la necessità di drastici interventi di riduzione dei costi, in particolare del lavoro, che possono essere attenuati dalle misure che prevedono liquidità necessaria per la sostenibilità delle imprese”.
Preoccupazione AI
Dal consiglio anche un campanello d’allarme “per i rischi legati allo sviluppo incontrollato e non regolamentato dei sistemi di intelligenza artificiale generativa”. A preoccupare, scrivono gli editori Fieg, sono in particolare l’impatto sulla produzione e lo sfruttamento dei contenuti protetti, nonché in relazione alla possibile diffusione di informazioni false, auspicando la massima attenzione possibile da parte delle istituzioni nazionali e internazionali”.
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