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Enel rinnova il Cda. La lista del Mef – con Paolo Scaroni come presidente e Flavio Cattaneo ad – ha ricevuto il 49,1089% dei voti dell’assemblea, quella di Assogestioni il 43,4972% e quella di Covalis il 6,9448%.
Il nuovo board
Per i quozienti attributi la lista del Mef ha 6 candidati, per Assogestioni i rimanenti 3. Per Covalis nessun candidato.
Nel nuovo cda, in carica per 3 anni, figurano figurano Paolo Scaroni – presidente, votato con il 97,24% -, Flavio Cattaneo, Alessandro Zehenter, Johanna Arbib, Fiammetta Salmoni, Olga Cuccurullo che erano nella lista del Mef.
Con loro anche Dario Frigerio, Alessandra Stabilini e Mario Corsi che figuravano nella lista Sgr e investitori istituzionali.
Via libera al bilancio
Nel corso dell’assemblea che ha votato il nuovo Cda, è arrivato anche il via libera al bilancio 2022 che ha chiuso con un utile netto di 5,4 miliardi di euro e al dividendo di 40 centesimi.
L’Assemblea, con il 98,49% a favore, ha approvato il piano di buy back fino a 2 miliardi di euro.
La relazione di Starace
Nella sua relazione, sintetizzata da Ansa, l’ad uscente, Francesco Satrace, ha rilevato che il titolo di Enel è cresciuto del 21% dalla presentazione del piano 2023-2025 nel novembre scorso e la capitalizzazione ha raggiunto 67 miliardi di euro.
“Abbiamo sempre operato per tutelare in primis i nostri clienti”, in un contesto prezzi “estremamente avverso” e abbiamo confermato anche la “leadership nel mondo come il più grande operatore privato nel settore delle rinnovabili”, ha aggiunto, guardando anche al “riconoscimento di tutti i governi e regolatori all’impegno per raggiungere l’indipendenza energetica con elettrificazione sostenibile e affidabile e l’accelerazione nello sviluppo delle rinnovabili” verso l’obiettivo di emissioni zero di anidride carbonica. In sette anni, ha ricordato, Enel “ha aumentato l’indipendenza dalle fonti fossili” e nel 2022 ha confermato la leadership nella capacità di energia rinnovabile installata.
Il manager ha anche ricordato i rilevanti investimenti in reti in digitalizzazione ed efficienza.
Starace non ha nascosto ai soci le sue “emozioni” per l’uscita dalla società “dopo 23 anni” di cui gli ultimi 9 come capo azienda. Starace ha ricordato di aver “condiviso fatiche e successi e anche sconfitte da cui abbiamo capito e imparato tanto”. Un ringraziamento a tutti dipendenti con cui ha sottolineato il senso di forte unità e ai soci e infine ha augurato “il miglior successo possibile al futuro cda”.
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