(Adnkronos) - "Noi crediamo come industria del GPL che in un orizzonte di transizione energetica il nostro prodotto abbia un diritto di cittadinanza e il consumatore abbia il diritto di poter scegliere quale tra più fonti energetiche corrisponda alla sua necessità concreta. Le aziende stanno facendo investimenti importanti per poter sviluppare un prodotto di origine biologica come il bio GPL o di origine di fonte rinnovabile come l’RDME. Noi riteniamo una prospettiva concreta quella di poter offrire un prodotto composto almeno per il 40% da GPL e RDME entro il 2030, quindi un prodotto carbon-neutral fuel: questo consentirà di farci stare sul mercato e il cliente potrà scegliere la sua soluzione migliore. Le esigenze dei clienti sono tutte diverse, anche per legge. Serve certezza normativa che consenta alle aziende di continuare a investire e sapere che queste somme porteranno a un prodotto che potrà stare sul mercato.” Ha dichiarato il vicepresidente di Assogasliquidi-Federchimica Matteo Cimenti a margine dell’evento “La decarbonizzazione dei consumi domestici: tecnologie multienergy per un futuro sostenibile” alla Camera dei Deputati.