Esclusivo: Inter-Benfica e Napoli-Milan su Prime, la stima di Sensemakers

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Inter-Benfica di Champions League va in archivio. E i tifosi guardano già al futuro, eccitantissimo per i sostenitori delle milanesi. Ci sarà Milan-Inter mercoledì 10 maggio, e sarebbe bello che Prime per quella data (anche ieri i break dedicati all’evento erano pieni di spot) si facesse misurare la performance e rendesse noto il dato.

L’appuntamento è quindi già oggi fissato – anche per gli investitori pubblicitari – per il derby di semifinale, che farà certamente sfracelli in termini di ascolti. Ma anche in quel caso come è successo con la partita di ieri (se non cambia nulla nel frattempo) non si disporrà di un risultato di audience non misurato nel dettaglio da entità terza. Il bilancio del censuario di Prime sarà con ogni probabilità reso noto agli spender, ma non al resto del mercato.

I capitani e gli arbitri in avvio di Inter-Benfica

Un bel match a San Siro

Bella partita, comunque, ieri, Inter-Benfica. L’interesse degli appassionati per il risultato non era però certo al massimo grado, dopo che i nerazzurri avevano vinto due a zero fuori casa a Lisbona all’andata. Il confronto cioè non era decisivo – nelle premesse – come il derby italiano Milan-Napoli, che sette giorni prima trasmesso sempre su Prime, aveva decisamente concorso a fare impennare l’ascolto ‘non riconosciuto’ di Auditel (il quoziente di visioni in cui è aggregato anche lo streaming) da 4 milioni a 6,5 milioni circa.

La contro programmazione: una competizione generalista non fiacca

Ma il match di San Siro è comunque finito tre a tre, molto tecnico, ed è rimasto abbastanza aperto fino alla fine. E questo sia pure non generando mai eccessiva tensione per i tifosi interisti davanti ai teleschermi, visto che solo nel finale i portoghesi hanno segnato i due gol che li hanno portati al pareggio.

Anna Valle, proatgonista di Luce dei tuoi occhi 2

Le tv generaliste hanno proposto una griglia competitiva. A fare più ascolti, in prima serata, è stata la fiction Mediaset. Su Canale 5 ‘Luce dei Tuoi Occhi 2’ ha raccolto 2,668 milioni di spettatori pari al 16,3% di share. Su Rai3 ‘Chi l’ha Visto?’ ha avuto davanti al video 1,910 milioni di spettatori pari ad uno share dell’11,8%. Su Rai2 il finale di stagione di ‘Rocco Schiavone’ si è attestato a 1,8 milioni di spettatori circa pari al 10,1% della platea davanti al video del quoziente ‘riconosciuto’. La serie con Marco Giallini ha battuto il film di Rai1: ‘Wonder’ ha avuto 1,759 milioni di spettatori pari al 10,3%. Ma quanto ha fatto la partita su Prime?

Deduzioni logiche

Indisponibile per i media e i giornali il dato del censuario di Amazon Prime, si può comunque provare a capire quanto pubblico generalista sia stato distratto e attratto dal match, distribuito in streaming sulle smart tv, sulle app delle piattaforme principali, attraverso gli stick del gigante dell’e-commerce.

Cosa si può dedurre guardando soltanto i dati elaborati da Studio Frasi sull’ascolto non riconosciuto? La settimana scorsa, trasmessa in concorrenza con Milan-Napoli, Real Madrid-Chelsea, al netto del risultato prodotto su Infinity, si era fermata su Sky a 250 mila spettatori con l’1,4% di share. Ieri, invece, a conferma di un’attenzione minore sul match veicolato in streaming, sempre su Sky la partita Bayern Monaco-Manchester City ha raccolto quasi 400mila spettatori ed il 2,1% di share.

Il dodici di aprile, con Milan-Napoli su Prime la media di ascolti del mercoledì tra le 21.00 e le 23.00 era cresciuta in maniera molto sensibile, da 4,058 milioni a 6,425 milioni e 35% di share (+58%). Ieri, 19 aprile, tra le 21.00 e le 23.00 l’ascolto non riconosciuto ha ottenuto 5,3 milioni di spettatori ed il 28,4% di share, con un saldo incrementale rispetto alla media di circa 1,3 milioni. Confortano la tesi che sia stato il calcio di Prime a smuovere l’attenzione i dati di crescita nei sottoinsiemi che ragguagliano delle performance dei ‘see top box ip con tuner’ e ‘only IP’.

Le stime di Sensemakers con l’analisi dei target dinamici

Guardando ai dati incrementali generati da Milan-Napoli sette giorni prima, avevamo stimato probabile che non tutti i 2,5 milioni di spettatori ‘di serata’ fossero convenuti su Prime a guardare la partita. E tendevamo a pensare che lo stesso fosse accaduto anche con Inter-Benfica.

Il gol di Lautaro Martinez su assit di Di Marco

Da Sensemakers – società che come è noto ha una rodata e riconosciuta professionalità e familiarità con questi fenomeni tv e digital e appositi tool per decodificare anche le situazioni meno ovvie – ci arriva un’analisi che invece considera come in questi casi l’ascolto incrementale ‘straordinario’ in realtà colga solo una quota di visione complessiva di questi eventi.

E questo perchè oramai anche le piattaforme OTT che trasmettono in streaming sono dotate di un pubblico stabile, che permane e si presenta all’appuntamento della prima serata anche in presenza di una proposta diversa da quella che è abituato a scegliere (serie, film show anche italiani nel caso di Prime).

Secondo Sensemakers, inoltre, l’analisi dei target dinamici racconta, in particolare, come oramai sul calcio il popolo degli appassionati (di base, tra i due e i tre milioni di soggetti molto fidelizzati) si muova agilmente e in maniera fluida da una piattaforma all’altra, da un’offerta più tradizionale ad un’altra più innovativa e legata allo streaming.

 Secondo queste stime così, per Milan-Napoli, che ha segnato uno spartiacque importante rispetto a tutti gli altri match trasmessi in streaming da Prime fino ad adesso, gli spettatori avrebbero raggiunto quota tre milioni. Mentre è superiore ai 2,2 milioni il bilancio di spettatori di ieri per Milan-Benfica.

Stefano Pioli e Simone Inzaghi (foto LaPresse)Stefano Pioli e Simone Inzaghi (foto LaPresse)

Quanti spettatori raggiungerà l’appuntamento col derby del 10 maggio? Molto dipenderà, semplicemente, da quanti spettatori ulteriori del calcio (e non solo) Amazon Prime riuscirà nel frattempo a coinvolgere nel proprio servizio pay.

Banale immaginare, comunque, che si potrà superare il record dei tre milioni raggiunto la settimana scorsa. Ennesima riprova del fatto che per il mercato pubblicitario diventa sempre più essenziale che questi fenomeni attualmente ricondotti all’ascolto non riconosciuto (che spesso supera il 30% di share) vengano misurati ufficialmente da Auditel (o da altro Jic).

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