Exor, Nohria nuovo presidente. Utile a 4,2 miliardi con cessione PartnerRe

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Cambio di presidenza per Exor. Il consiglio di amministrazione della holding della famiglia Agnelli ha comunicato che proporrà all’assemblea generale la nomina di Nitin Nohria per la carica di presidente e consigliere senior non esecutivo.

Il nuovo consiglio

Nohria prende il posto di Ajay Banga che, a seguito della sua nomina a prossimo presidente della Banca mondiale, non si ricandiderà nel consiglio di amministrazione di Exor.
Banga, ricordiamo, aveva assunto la presidenza nel maggio dello scorso anno, quando la holding aveva riorganizzato il vertice, separando i ruoli di presidente e amministratore delegato.

Con Nohria, si specifica, saranno proposti inoltre Sandra Dembeck e Tiberto Ruy Brandolini D’Adda come nuovi consiglieri non esecutivi.

Chi è Nohria

Nohria, classe 1962, scrive Ansa, è stato preside della Harvard Business School. È anche professore di amministrazione di George F. Baker. È coautore di 16 libri e oltre 100 articoli. È stato direttore non esecutivo di Tata Sons.
Ricopre il ruolo di presidente esecutivo di Thrive Capital, società di venture capital di New York, e siede nel consiglio di amministrazione di Anheuser-Busch InBev, Bridgespan, Rakuten Medical e del Brigham del Massachusetts.

Prima di entrare alla Harvard Business school, Nohria ha ricevuto il suo Ph.D. (1988) alla Scuola di management dell’Istituto di tecnologia Massachusetts e un B. Tech (1984) in ingegneria chimica dall’Istituto indiano di tecnologia di Bombay.

I conti di Exor

Sul fronte economico, Exor ha chiuso il 2022 con un utile consolidato di 4,2 miliardi di euro rispetto a 1,7 miliardi di euro del 2021. Per la prima volta al 31 dicembre 2022 la posizione finanziaria è positiva per 0,8 miliardi (+4,7 miliardi rispetto alla posizione negativa per 3,9 miliardi di fine 2021).

L’incremento netto di 2,5 miliardi di euro dell’utile è principalmente riconducibile alla plusvalenza netta realizzata dalla cessione di PartnerRe (2,4 miliardi).
La proposta di dividendo ordinario è di 100 milioni, pari a 0,44 euro per azione (0,43 nel 2022).

Il Nav (valore degli asset della società) a fine anno è pari a 28,2 miliardi di euro (era 31 miliardi al 31 dicembre 2021). Il Nav per azione è diminuito del 7,6%, ma, ha sottolineato Exor, ha sovraperformato l’indice Msci World di 6,6 punti percentuali, soprattutto per effetto della performance di mercato delle società quotate e della posizione finanziaria.
Al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto consolidato di Exor attribuibile ai soci della controllante ammonta a 20,6 miliardi con un incremento netto di 3,86 miliardi, rispetto a 16,759 miliardi al 31 dicembre 2021.

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