Sono decisamente troppe le spiagge che in nome della mitologica “fruizione turistica” subiscono da troppi anni trattamenti totalmente incompatibili con il loro delicato equilibrio ecologico.
Tra le attività più deleterie vi è l’asportazione a colpi di ruspa di intere banquette di posidonia, quelle tipiche formazioni create dall’ intreccio di foglie di posidonia (che non è un’alga) e sabbia, il baluardo naturale, e il più efficace, contro l’erosione.
Anche nelle aree marine (in teoria) protette, purtroppo, si è spesso assistito a brutali interventi di “pulizia” eseguiti a colpi di ruspa, in spregio alle più elementari norme di tutela degli ecosistemi di spiaggia, con conseguenti danni talvolta irreversibili.
È di questi giorni la buona notizia di un’importante inversione di tendenza (si spera) che vede il Comune di San Teodoro prendere atto della nocività degli interventi meccanizzati e decidere di procedere manualmente, una modalità molto più rispettosa dell’ecosistema di spiaggia.
Un esempio che, si spera, venga rapidamente seguito da altre amministrazioni comunali.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
da La Nuova Sardegna, 8 giugno 2024
Ambiente. San Teodoro, addio ai mezzi meccanici: la pulizia delle spiagge diventa manuale.
La svolta del Comune riguarda l’intero litorale. Via libera dall’Amp di Tavalora. (Pietro Rudellat)
San Teodoro. La difesa dell’ambiente comincia dalle spiagge e a San Teodoro, su iniziativa dell’assessora all’Ambiente Barbara Spiga, si comincia a dire addio alla pulizia meccanica degli arenili e a puntare su quella manuale. «Quel tipo di intervento danneggia l’habitat – dice l’assessora Spiga – perché asporta, insieme ai depositi organici, ingenti quantità di sabbia, contribuendo così all’erosione costiera. Inoltre i depositi di posidonia costituiscono una vera e propria protezione contro le mareggiate, perché attutiscono la forza erosiva delle onde. Ne deriva che le dune prive di posidonia sono più vulnerabili. Quando si esegue una pulizia meccanica, inoltre, si rischia di eliminare l’habitat naturale in quanto si possono estirpare intere specie caratteristiche della zona».
Per questi motivi l’amministrazione comunale ha chiesto un parere tecnico all’Area Marina Protetta di Tavolara Porto Coda Cavallo, per procedere all’eliminazione della pulizia meccanica in tutti gli arenili del territorio comunale. L’Amp ha dato il via libera e già da questa stagione la pulizia verrà svolta manualmente. «L’habitat naturale è attualmente in forte regressione e frammentazione proprio a causa dei mezzi meccanici – aggiunge l’assessora comunale all’Ambiente –. Il loro utilizzo, in pratica, ci illude di aver eseguito una pulizia meticolosa dell’arenile, invece si rischia di danneggiare l’habitat pioniere delle dune contribuendo così all’erosione. Ecco perché abbiamo chiesto e ottenuto il placet dell’Area marina protetta per una pulizia manuale. Questo ci consentirà di salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat, nonché della flora e della fauna selvatica».
(foto per conto GrIG, archivio GrIG)