E’ sempre più urgente dare attuazione alle prescrizioni degli aggiornamenti dei piani di gestione delle ZSC che interessano la Sella del Diavolo, il promontorio cagliaritano di grandissimo valore naturalistico e storico-culturale degradato da attività antropiche decisamente impattanti sui delicati habitat naturali.
Quanto emerge grazie alla sistematica campagna per la legalità e la salvaguardia della Sella del Diavolo posta in essere dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) è, infatti, decisamente molto preoccupante.
Infatti, il Servizio Tutela del Paesaggio per la Sardegna meridionale della Regione autonoma della Sardegna ha comunicato (nota prot. n. 22875 dell’11 maggio 2023) che, nel corso del 2021, la società P.F.M. s.r.l. ha presentato un progetto per la realizzazione di una zip – line dalla spiaggia del Poetto fin sulla Sella del Diavolo, proposta respinta, analogamente a quanto ha fatto il Comune di Cagliari – Servizio Edilizia Privata (nota prot. n. 132243 del 29 aprile 2022).
In particolare, “la proposta progettuale riguarda sostanzialmente la realizzazione di un impianto di trasporto persone ad uso sportivo-ludico-ricretivo-turistico, tramite il collegamento a fune di una stazione a valle ubicata nell’arenile della spiaggia del Poetto (in località ex prima fermata) con una stazione a monte, ubicata nella zona rocciosa del promontorio calcareo denominato ‘Sella del Diavolo’, attraversando nel percorso un tratto di spiaggia e di mare, del porto turistico di Marina Piccola e un tratto di costone, delimitato da servitù militare”. Inoltre, “la proposta viene dichiarata ad ud uso precario e amovibile, tuttavia dalla documentazione allegate si evince che sia a monte che a valle, per le strutture necessarie al sostegno e allo scorrimento delle funi in acciaio che sorreggono la postazione di trasporto per persone sono previste opere rilevanti in c.a costituite da basamenti di spessore maggiore di 1 metro con sostegni, pedane, scale e altri accessori che non hanno nessuna caratteristica di opere temporanee e facilmente rimovibili”.
Il geniale progetto, “in zona H del vigente PUC” e “all’interno della zonizzazione a rischio idraulico Hi4 e … nell’ambito del rischio idrogeologico Hg4” del piano stralcio di assetto idrogeologico (P.A.I.), ricade in area tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e interessa le due zone speciali di conservazione (ZSC) della Sella del Diavolo.
Una riedizione, in forma addirittura peggiorativa, dell’assurdo progetto di funivia vagheggiato negli anni ’90 del secolo scorso dall’allora Amministrazione comunale cagliaritana, per fortuna fallito dopo una dura campagna ecologista.
E una posa di zip – line, temporanea quanto abusiva, c’è già stata recentemente, pur trattandosi di aree Hg4 e Hg3 (elevato rischio frane) del vigente piano di assetto idrogeologico (P.A.I.).
Per evitare simili follie e per evitare un peggioramento del già incipiente degrado ambientale già certificato degli habitat tutelati, è necessario dare immediata attuazione alle prescrizioni degli aggiornamenti dei piani di gestione delle ZSC che interessano la Sella del Diavolo.
Come noto, è stato recentemente compiuto un importante passo avanti da parte dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna, grazie anche alla persistente campagna per la legalità e la salvaguardia della Sella del Diavolo posta in essere dal GrIG.
Infatti, ha comunicato (nota D.G. Ambiente prot. n. 12585 del 20 aprile 2023) di aver approvato – finalmente – con decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.6/1225 (+ Allegato)l’aggiornamento del Piano di gestione della ZSC ITB042242 “Torre del Poetto“ e con decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.7/1226 (+ Allegato) l’aggiornamento del Piano di gestione della ZSC ITB042243 “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera“.
L’aggiornamento dei rispettivi piani di gestione contiene elementi molto importanti:
* “rispetto alla criticità rappresentata dalla fruizione tramite mountain bike, l’elemento di rilevante novità, con importanti effetti benefici sulla tutela degli habitat e delle specie, è rappresentato dalla misura di conservazione di carattere regolamentare – presente in entrambi i Piani di gestione – con cui si dispone che sull’intera superficie delle due ZSC l’accesso e il transito siano consentiti in forma unicamente pedonale e solo all’interno dei percorsi appositamente individuati e segnalati (Art. 5, Scheda azione RE01 “ Regolamentazione degli usi e delle attività nel sito”); il divieto, per la ZSC ITB042243 Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera è valido nelle more della stesura e adozione di un apposito “piano degli accessi e della mobilità”, volto a disciplinare le modalità di frequentazione”, in quanto “l’aggiornamento dei Piani di entrambi i siti (divenuti nel frattempo ZSC) ha confermato la presenza di fattori di pressione legati alle attività antropiche ma, con particolare rifermento alla ZSC ‘Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera’, ha evidenziato come questi siano espressamente riferibili alla ‘frequentazione incontrollata con mezzi non motorizzati’ (mountain bike), con rilevanti impatti in termini di frammentazione delle superfici di diversi habitat, tra cui quello prioritario 6220”;
* è confermato il divieto di disturbo della fauna selvatica e di asportazione o danneggiamento di vegetazione, terreno, rocce.
Fra le misure regolamentari di conservazione si afferma che “è espressamente vietato, nel sito, il transito con mezzi ciclistici di qualunque tipologia”, quindi stop alle mountain bike sulla Sella del Diavolo.
Il Comune di Cagliari – a cui spetta la gestione dei due siti della Rete Natura 2000 – è tenuto a dare immediata esecuzione alle disposizioni.
Il GrIG ha, quindi, provveduto (24 aprile 2023) a “invitare formalmente” il Comune di Cagliari a dare immediata attuazione alle prescrizioni degli aggiornamenti dei piani di gestione delle ZSC della Sella del Diavolo, senza i tentennamenti fuori luogo espressi recentemente dall’Assessore alla Pianificazione Strategica e allo Sviluppo Urbanistico e Verde Pubblico del Comune di Cagliari Giorgio Angius.
Basta con l’ignavia, è ora di rispristinare la legalità e di salvaguardare efficacemente habitat naturali unici.
Fosse in qualsiasi altro Paese la Sella del Diavolo sarebbe gestita con grande cura e attenzione.
Si tratta di un’area di grandissima importanza naturalistica, non di un circuito ciclistico né di un luna park. Un po’ di buon senso, di correttezza e di vigilanza sono d’obbligo.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)