di Tommaso Baldo
Novantanove anni fa, il 10 giugno 1924, cadeva assassinato dal regime fascista Giacomo Matteotti.Come solito e più del solito media e politici ci riproporranno il solito, inutile, santino. Vale la pena invece di omaggiare davvero Giacomo Matteotti andandosi a rileggere quello che lui scrisse e disse. Il suo pensiero e la sua azione erano infatti ben più complessi e interessanti di quanto solitamente venga raccontato. Giacomo Matteotti era infatti un riformista che teneva in massimo conto le capacità amministrative e la rappresentanza parlamentare, ma al tempo stesso credeva che queste cose dovessero essere messe al servizio di forme di contro-potere di classe sorte dalla materialità delle lotte. Rifiutava l'idea leninista della presa del potere, ma era favorevole a trasformare la guerra imperialista in guerra civile rivoluzionaria. Cercava di evitare la violenza individuale ed inconsulta ma non disdegnava l'autodifesa di classe. Una parola appare centrale nella sua concezione ...