Gli ingredienti misteriosi dei vaccini Covid

2 years ago 364

Ne ho parlato ed è un argomento molto gettonato nella divulgazione scientifica e nella spiegazione dei meccanismi psicologici che ostacolano la giusta mentalità scientifica in generale. Ciò che non conosciamo lo temiamo. Abbiamo paura di quello che ci suona nuovo, che non è per noi abituale ma anche se fosse abituale, abbiamo paura delle cose fuori dal loro contesto.
Se dico che nell'acqua c'è una sostanza che si chiama "monossido di diidrogeno", potenzialmente mortale, nutrimento per le cellule tumorali, chi non conosce i retroscena della vicenda (e chi non conosce la chimica) ne rimarrebbe stupito.
Così come si può restare un po' così chi venisse a sapere che il pane, forse l'alimento più "ovvio" della nostra tavola, contiene acido fitico, istidina, treonina e serina ma anche metalli e fosforo.
Succede.
Succede perché la vita sulla Terra, animata o meno, è chimica e noi non conosciamo i nomi chimici ma quelli "popolari", semplici, delle cose che ci circondano.
Diceva Corrado Augias, durante una trasmissione nella quale mi intervistava, di immaginare le cose chimiche come verdi e che emettevano vapori e si diceva "sconvolto" dalla mia spiegazione (ovvia) che spiegava proprio questo: l'acqua è chimica, l'aria, il vento, le rocce, la pasta, sono chimica. E se dicessi di mettere nel caffè dei miei ospiti l'α-D-glucopiranosil-β-D-fruttofuranoside, questi salterebbero dalla sedia, a maggior ragione scoprendo che il misterioso ingrediente è contenuto pure nei vaccini antiCovid. Ci siamo iniettati insomma un liquido che contiene il "glucopiranosil qualche cosa". Tranquilli, forse si capisce meglio scoprendo che questo è il nome chimico del saccarosio, il comune zucchero

Succede perché non conosciamo la realtà, perché non abbiamo studiato (quello che non ci interessa), non possiamo sapere tutto e, fondamentalmente, siamo ignoranti. Abbiamo un orizzonte limitatissimo di conoscenza.

Se già ignoriamo gli ingredienti di un alimento comune o di una cosa che usiamo ogni giorno, figuriamoci quelli di qualcosa di raro, di una composizione poco usata, di un farmaco o un vaccino. Ed è così che giocano a stupire e creare scompiglio quelli che vogliono spaventare le persone, usando argomenti che solo chi li conosce può smontare, che solo studiando o analizzandoli bene si possono spiegare.
In fondo è quello che si chiama "debunking" o "fact checking", studiare un'affermazione, un fatto per spiegarlo e controllare se è vero. Ed è per questo che serve pochissimo tempo per creare una bufala ma tantissimo per smontarla.

In questi mesi di pandemia e poi di vaccini possiamo immaginare quante bufale, quante false notizie e vere e proprie invenzioni siano circolare e c'è chi con queste bufale ci vive. Certo che hanno presa. Perché nessuno di noi può conoscere tutto, nessuno può fare l'investigatore alla ricerca della verità, perché anche una falsa notizia ci mette la pulce nell'orecchio, ci fa sospettare, crea caos e dubbi. E per questo dico sempre che chi diffonde bufale deve essere isolato, evitato, perché è disonesto, pericoloso, tossico. Ci fa male e fa male alla società.

Così nei mesi i vaccini antiCovid sono stati presi di mira nelle maniere più assurde. Alcune volte anche ai limiti della creduloneria ma la creduloneria non ha limiti (o non esisterebbe) e così i vaccini sono stati capaci di attirare i metalli (quindi sarebbero stati iniettati magneti o qualcosa di simile), altre volte di attirare calamite (l'opposto, quindi sarebbero state iniettate sostanze ferrose), di essere antenne per il 5G o contenere chip e microchip, di tutto. Causa di tutti i mali e persino di cambiare il carattere delle persone, i vaccini antiCovid sono stati disegnati come il male.
Non troverete mai una persona competente e sana di mente affermare cose simili ma troverete migliaia di persone incompetenti che sul web e dovunque si possa, accusino i vaccini di qualsiasi malefatta e, ovviamente, non funzionano.

Ma cosa contengono questi vaccini?

Una serie di sostanze preoccupanti? Veleni? Sostanze tossiche?
In realtà la cosa sorprendente di questi vaccini di ultima generazione è che è la loro tecnologia a essere scientificamente avanzata, eccezionale, frutto incredibile del progresso. Ciò che contengono è qualcosa di assolutamente normale. Ma ha un nome chimico, difficile e quindi può sembrare "strano".
Cosa contiene quindi un vaccino (prendiamo quello Pfizer come riferimento) antiCovid? Usiamo la lista di ingredienti registrati dalle autorità del farmaco (AIFA in Italia).


Il componente principale è un piccolissimo frammento di mRNA (RNA messaggero).
Questo è la chiave del nuovo vaccino. La tecnologia dei vaccini a mRNA è studiata già da decenni (già oltre 15 anni fa), si tratta quindi dell'applicazione di studi esistenti da anni, non certo da due mesi.
Lo scopo di questo piccolissimo "pezzo" di RNA messaggero è quello di stimolare le cellule a formare una proteina (proteina "S", Spike) identica a quella che ha il virus Sars-Cov-2 (permette al virus di entrare nelle nostre cellule).

Una volta prodotta questa proteina è riconosciuta come "estranea" dal nostro organismo (come fosse quella del virus) e quindi stimola il sistema immunitario a reagire per eliminarla. Questa proteina non entra all'interno del nucleo della cellula e non modifica o condiziona il DNA dell'uomo. Punto. Questo è l'ingrediente principale del vaccino anti-Covid, ciò che lo fa funzionare. Detto così sembra una sciocchezza e forse molti non si renderanno conto dell'incredibile livello tecnologico di questo meccanismo, fantascienza per i nostri avi. Il resto serve per trasportare e conservare questo mRNA.

Il pezzo di mRNA è coperto di  ALC-0315 ((4-hydroxybutyl) azanediyl)bis(hexane-6,1-diyl)bis(2-hexyldecanoate) e ALC-0159 (2-[(polyethylene glycol)-2000]-N,N-ditetradecylacetamide).

Dietro questi nomi strani ci sono dei "liposomi", ovvero delle sostanze grasse che si legano all'mRNA e così da poter essere contenute in altre formazioni di grasso, le cosiddette "nanoparticelle", delle "palline" anch'esse di grasso che trasportano dentro la cellula quel frammento di RNA messaggero. Se non esistessero queste sostanze l'mRNA non riuscirebbe mai a essere contenuto in queste microsfere e a entrare nella cellula e proprio per questo i liposomi sono già utilizzati in molti farmaci e vaccini da tanti anni. I liposomi vengono distrutti dall'organismo completamente, poche ore dopo il suo ingresso nel corpo umano.
Altre sostanze che contribuiscono a questo scopo sono:

• 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-fosfocolina: aiuta le "palline" di grasso a mantenere una forma più o meno sferica, più "conveniente".
• Colesterolo: rende stabile le "nanoparticelle" e protegge il frammento di mRNA.

Ci sono poi gli eccipienti (ovvero le sostanze che "completano", creano il farmaco).
Eccipienti:

• fosfato disodico diidrato: mantiene il pH della soluzione stabile.
• potassio diidrogeno fosfato: mantiene il pH della soluzione stabile.
• potassio cloruro: sale, serve a rendere il liquido con la stessa quantità di sali contenuti nel sangue
• sodio cloruro: sale da tavola, serve a rendere il liquido con la stessa quantità di sali contenuti nel sangue.
• saccarosio: uno zucchero che protegge le piccole nanoparticelle dal congelamento e li conserva.
• acqua per soluzioni iniettabili: acqua.

I filamenti rossi sono mRNA, protetti da strutture (blu, azzurre, viola) che sono grassi. Questa è UNA nanoparticella lipidica ed entra nella cellula.

Possiamo dire che gli eccipienti sono più o meno quelli di qualsiasi soluzione iniettabile (anche di alcuni antibiotici). Il vero "progresso" è dovuto alla tecnologia a mRNA, un vero salto "spaziale" della farmacologia. In linea di massima questo vaccino non contiene nulla di "straordinario" oltre all'mRNA e alla tecnologia usata per renderlo un farmaco. Per chi fosse interessato ad approfondire la struttura chimica e fisica di questa tecnologia, un buon riassunto si trova qui.

Vabbè, questo misterioso intruglio che ci siamo iniettati non ci trasformerà in calamite giganti o ripetitori ambulanti e ci sono altri farmaci ben più "complessi" (e tossici). Questo lo sappiamo perché studiamo, abbiamo la capacità di discernere, usiamola.
Forse così avremo meno paura del vaccino antiCovid.
Devo dire che quando mi sono vaccinato non vedevo l'ora, non avevo nessun timore ma ero esaltato e agitato, più per l'emozione e il momento quasi sacro che per altro. Probabilmente anche perché avevo studiato il vaccino, la sua composizione, i suoi effetti, i meccanismi e le caratteristiche. E poi perché avevo visto morire di Covid.
Perché per fare delle scelte è bene conoscere la realtà.

Alla prossima.
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