Ho guardato dentro al futuro delle città. E ho paura

2 months ago 23

«Che mondo lasceremo ai nostri figli?». È la domanda che molti genitori, ma non solo, si fanno guardando a un futuro sempre più incerto sotto molteplici punti di vista: sociali, economici, politici e ovviamente climatici. La Terra, infatti, sta diventando sempre di più un pianeta inospitale. Gli effetti del cambiamento climatico, già visibili oggigiorno, non faranno che peggiorare la situazione se non si registrerà un’inversione di tendenza. 

Non a caso sempre più giovani soffrono di eco-ansia mentre, secondo diversi studi realizzati da numerose università, tra cui la University College di Londra, aumenta anche il numero di persone che rinuncia a fare figli per il timore degli effetti della crisi climatica. Paure più che fondate e purtroppo anche confermate da The Future Urban Climates, una mappa interattiva, basata sui dati Ipcc dell’Onu e realizzata dal Center for Environmental Science dell’Università del Maryland, che rivela come sarà il mondo nel 2080. 

La mappa non solo svela di quanto aumenteranno le temperature, l’umidità e la flora in una determinata area, ma permette anche di sperimentare come sarà il clima nella propria città in futuro proponendo una corrispondenza con un’altra area dove quelle condizioni climatiche sono già realtà.

Le previsioni, come detto, non sono affatto rassicuranti come spiega l’ecologo Matthew Fitzpatrick tra gli autori della mappa interattiva: «Tra cinquant’anni, le città dell’emisfero settentrionale diventeranno molto più simili alle città del Sud. Tutto si sta muovendo verso l’Equatore per quanto riguarda il clima che ci aspetta». 

Dato che le temperature stanno aumentando e al momento non c’è un piano a livello globale per frenare le emissioni generate dai combustibili fossili, secondo Fitzpatrick «è molto probabile che lo scenario mostrato dalla mappa diventerà realtà»: «Spero che aiuti le persone a comprendere meglio la portata degli impatti e perché gli scienziati siano così preoccupati», chiosa l’ecologo. 

America Asia Europa
New York, ad esempio, nel 2080 potrebbe dire per sempre addio alla neve. Le temperature invernali, infatti, aumenteranno di 5 gradi con il tasso di umidità che dovrebbe crescere del 18,3%. In estate, invece, le temperature saranno più elevate di oltre 6 gradi mentre l’umidità salirà di un ulteriore 5,3%. 

In una città come Pechino, che già oggi registra tassi di umidità record, le temperature saliranno di oltre 5 gradi e l’umidità aumenterà del 26%. Anche l’inverno sarà più caldo di 5 gradi con l’umidità che salirà del 12%. 

Per quanto riguarda l’Europa, invece, fa impressione pensare che il clima di Parigi sarà uguale a quello registrato attualmente nelle Marche e precisamente nel paese di Montelupone, in provincia di Macerata. L’estate nella Ville Lumière sarà più calda di circa 5 gradi e più secca di 13%. In inverno, invece, l’umidità salirà del 18% mentre le temperature aumenteranno di quasi 4 gradi.

Il clima londinese, invece, sarà simile a quello della Francia centrale con temperature in aumento di quasi 5 gradi in estate e 3 in inverno. 

Per sapere come saranno le temperature di Berlino nel 2080 basta andare a Bologna: la capitale tedesca, infatti, sarà più calda di oltre 5 gradi sia l’estate che l’inverno. 

Una delle città europee che registrerà il maggior aumento di temperature è Madrid con oltre 7 gradi in estate e 4 in inverno. 

Italia
E in Italia? La situazione in alcuni casi è quasi apocalittica. Basti pensare, ad esempio, che a Genova ci saranno le stesse temperature registrate oggi a Selenizza, in Albania, o che a Torino avremo lo stesso clima della Macedonia Centrale. 

Chi vuole sapere come sarà il clima a Roma nel 2080, invece, può andare a Berat, sempre in Albania. Nella Capitale, infatti, le temperature aumenteranno di quasi 6 gradi l’estate e di oltre 3 l’inverno. 

Milano registrerà un aumento delle temperature di 6,5 gradi in estate e di oltre 4 in inverno. A Firenze, già oggi una delle città più calde d’Italia, farà più caldo di oltre 6 gradi mentre in inverno le temperature aumenteranno di quasi 4 gradi. 

A Napoli si vivrà come si vive oggi nella spagnola Cordova, in Andalusia, con temperature in aumento di oltre 6 gradi l’estate e 4 l’inverno. L’umidità, inoltre, in estate salirà del 10%. 

Mentre il clima di Cagliari diventerà come quello di Catania, con oltre 5 gradi in aumento l’estate, a Palermo le temperature saliranno di 5 gradi mentre l’inverno sarà più caldo di oltre 3 gradi. 

Equatore apocalittico
Non tutte le città, però, hanno una corrispondenza: questo perché, come spiega Fitzpatrick, «più ci si avvicina all’equatore, meno si trovano corrispondenze valide per i climi, per esempio l’America Centrale, la Florida meridionale e l’Africa settentrionale. In questo momento non esiste un posto sulla Terra che rappresenti come saranno quei luoghi in futuro».

Il 40% circa della popolazione mondiale, infatti, non ha trovato una corrispondenza nella mappa: questo significa che circa 3,3 miliardi persone nel 2080 corrono il rischio di vivere in zone con temperature estreme.

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