Iea: le rinnovabili cresceranno di un terzo in più nel 2023

1 year ago 43

Le nuove installazioni di fonti rinnovabili nel mondo aumenteranno di un terzo quest’anno, soprattutto grazie a fotovoltaico ed eolico. Si parla di 440 GW a livello mondiale, ben 107 GW in più rispetto al 2022, l’aumento più consistente mai registrato in termini assoluti.

A spingere le rinnovabili saranno il crescente supporto politico, i prezzi più elevati dei combustibili fossili e le preoccupazioni per la sicurezza energetica.

La previsione arriva dal nuovo Renewable Energy Market Update – Outlook for 2023 and 2024 della Iea, l’Agenzia internazionale per l’energia (documento in basso).

La crescita, mostra il rapporto, è destinata a continuare nel 2024, con la potenza cumulativa delle rinnovabili elettriche che dovrebbe raggiungere 4.500 GW su scala globale, pari alla capacità totale di Cina e Stati Uniti messi insieme.

A crescere saranno tutti i principali mercati mondiali: le rinnovabili, in particolare, sono in prima linea nella risposta europea alla crisi energetica, mentre nuove politiche stanno portando verso aumenti rilevanti delle installazioni nei prossimi due anni anche negli Stati Uniti e in India.

La Cina, nel frattempo, sta consolidando la sua posizione di leader e dovrebbe pesare per quasi il 55% delle aggiunte globali di energia rinnovabile, sia nel 2023 sia nel 2024.

La previsione sulla nuova potenza da Fer in Europa, evidenzia poi la Iea, è stata rivista al rialzo del 40% rispetto a prima dell’invasione russa dell’Ucraina.

Tra le stime interessanti contenute nel documento, si calcola che le nuove installazioni di eolico e fotovoltaico dal 2021 al 2023 abbiano consentito ai consumatori di elettricità dell’Ue di risparmiare circa 100 miliardi di euro.

Difatti, i prezzi all’ingrosso dell’elettricità in Europa sarebbero stati più alti dell’8% nel 2022, senza la capacità rinnovabile aggiuntiva.

“La crisi energetica globale ha dimostrato che le rinnovabili sono fondamentali per rendere le forniture energetiche non solo più pulite, ma anche più sicure e convenienti, e i governi stanno rispondendo con sforzi per implementarle più rapidamente”, spiega Fatih Birol, direttore esecutivo della Iea nel presentare il rapporto.

“Ma raggiungere una crescita più forte, significa affrontare alcune sfide chiave. Le politiche devono adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato e dobbiamo aggiornare ed espandere le reti elettriche per assicurarci di poter sfruttare appieno l’enorme potenziale del solare e dell’eolico”.

Il fotovoltaico, sia su larga scala che su tetto, rappresenta i due terzi dell’aumento della potenza rinnovabile previsto per il 2023 a livello globale.

La crisi energetica ha creato un ambiente favorevole per il fotovoltaico, soprattutto per gli impianti residenziali e commerciali di rapida installazione: si prevede che metà della nuova potenza FV del 2023 venga dalle taglie medio-piccole.

Quanto all’eolico, la Iea stima che, dopo due anni consecutivi di declino, le installazioni di impianti a terra rimbalzino del 70% nel 2023 con 107 nuovi GW, un record.

Questo però è dovuto principalmente all’entrata in esercizio di progetti ritardati in Cina dopo le restrizioni del Covid-19 dello scorso anno. E anche in Europa e negli Usa pesano i ritardi che si sono accumulati nel 2022, per i noti problemi nella supply chain, che hanno spinto a posticipare al 2023 la conclusione di molti progetti.

Per l’eolico, le prospettive sono dunque meno rosee che per il solare: nel 2024 le aggiunte eoliche onshore globali diminuiranno di circa il 5% rispetto al 2023, prevede la Iea.

Al contrario, il fotovoltaico continuerà ad accelerare anche l’anno prossimo, spinto su tutti i principali mercati da prezzi dei moduli in calo, installazioni su tetto e politiche favorevoli per i grandi progetti utility scale.

I costi di generazione di elettricità da nuovi impianti eolici e fotovoltaici, dovrebbero diminuire entro il 2024, stima la Iea, ma probabilmente rimarranno del 10-15% sopra i livelli pre-Covid nella maggior parte dei mercati al di fuori della Cina.

Oggi, eolico e fotovoltaico possono fornire energia elettrica a prezzi inferiori del 30-50% rispetto ai valori di mercato nella maggior parte dei Paesi chiave, aumentando l’attrattiva delle energie rinnovabili per gli investitori.

Per quel che riguarda la filiera a monte del fotovoltaico, si stima che raggiungerà una capacità produttiva di quasi 1.000 GW nel 2024, sufficienti a soddisfare la domanda annuale nello scenario Net Zero al 2050.

Inoltre, anche se la Cina continuerà a dominare sulla produzione di celle e moduli FV, gli annunci di progetti negli Stati Uniti e in India sono raddoppiati da dicembre, indicando che si va verso una diversificazione nel medio termine.

Più critica la situazione per la produzione di turbine eoliche: si sta espandendo più lentamente e potrebbe avere difficoltà a tenere il passo con la crescita della domanda fino al 2030.

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