Il Gazzettino oscura a pagamento importante servizio su "Basi Nato: l'Italia ne ha 120, più una ventina segrete. Dove sono e cosa fanno. Le tre in Veneto e Friuli" - RNAnews

2 years ago 335

"Sono 120 le basi Nato ufficialmente dichiarate in Italia.  Si sospetta, però, che siano in totale 140, 20 sarebbero coperte da segreto. Il nostro Paese ospita 13.000 soldati..."

NON che sia chissà quale "scoop", chi non si è nutrito di qualunquismo nel tempo... sa bene di cosa si tratta. Ma in questi tempi, col pericolo di una catastrofe nucleare di una guerra dietro l'angolo e dove lo stesso governatore del Veneto vanta... in una conferenza stampa..."abbondanti scorte di pasticche di Iodio".....  la cosa andrebbe posta davvero all'attenzione del pubblico e se l'inchiesta giornalistica fosse frutto di una seria investigazione andrebbe resa pubblica senza nascondere la mano.

Nel 1984, in piena guerra fredda, un deputato del Partito Radicale, Roberto Cicciomessere, coordinò la pubblicazione di un dossier-libro dal roboante titolo "Quello che i russi già sanno... e  gli italiani non devono sapere". La pubblicazione, edita da IRDISP e dal Gruppo parlamentare Radicale di allora, allegava una enorme mappa dove nel dettaglio si evidenziava la localizzazione di siti militari e depositi con silos per missili e carichi nucleari. Il libro però, anche in quel caso fu messo in vendita all'esorbitante cifra di 40-45MILA lire di allora ed anche ciò ne impedì una efficace diffusione.

Oggi è letteralmente introvabile. La conferenza stampa che presentò lo studio ebbe però reazioni e ripercussioni. Specie negli ambiti del centro-destra, fioccarono interrogazioni parlamentari con insulti ed accuse di "alto tradimento della patria" e richieste di stato d'accusa e restrizioni.

L'operazione de "Il Gazzettino" , quarant'anni dopo... è una mera quanto squallida operazione ambigua. Si annuncia praticamente uno scoop... ma i lettori dell'era internet si imbattono subito in un avviso che presenta il contenuto come riservato agli abbonati.... Non si fa neppure in tempo a leggere il titolo per intero.

La domanda per sapere se vale la pena spendere quei soldi (sottoscrivendo praticamente una dichiarazione di "Starò Muto".... in relazione a diritti di proprietà sulla fuffa...) potrebbe però trovare risposta nella presentazione: ... "Si sospetta, però, che siano in totale 140, 20 sarebbero coperte da segreto. Il nostro Paese ospita 13.000 soldati..."

"Si sospetta che"... "siano"... "sarebbero".... | Se le parole hanno un senso, che razza di investigazione giornalistica è?

RNAnews NON consiglia di spendere soldi per saperne di più. Basta fare "salva pagina con nome" col tasto destro del mouse ed aprire il file html con WORD o con qualche editor come il buon vecchio FrontPage della Microsoft per avere almeno un'idea del contenuto:

"Il nostro Paese ospita 13.000 soldati americani. La più importante base dell'Alleanza Atlantica è a Sigonella, nella piana di Catania, dove vi è l’aeroporto della Us Navy nel Mediterraneo, ma in tutta l’isola ci sono altre postazioni della Nato. Nel complesso la Sicilia ha un ruolo fondamentale come \"stazione\" per il decollo dei droni spia, si tratta dei Global Hawk. Questi mezzi vengono impiegati per pattugliare il confine russo-ucraino. Da qui la Nato monitora il movimento dell'armata russa. Sempre Sigonella è la base di un'altra tipologia di droni, i droni killer: i “Triton” e i “Reaper”. Inoltre, Sigonella funge da base di trasmissione dei dati necessari ai piani di volo e di attacco dei droni. Omologhe di Sigonella sono: la base di Ramstein, in Germania, e quella di Creech, in Nevada." 

[Sembra un compitino da copia/incolla di uno studente tra prima e terza media]

Poi stando a ciò che si riesce a visualizzare tramite una vecchissima versione di Front Page della Microsoft... si legge:

"Le principali basi Nato Oltre a Sigonella vi sono:  Camp Darby (situato tra Pisa e Livorno) vi è un deposito di munizioni e bombe. Gaeta (provincia di Latina) il porto ospita la nave ammiraglia e il comando della VI flotta; Ghedi (provincia di Brescia), vi è un deposito di bombe nucleari; Aviano (provincia di Pordenone), la più grande base aerea americana del Mediterraneo; Vicenza: dove si trova il comando US Army per l’Europa del sud; Il Deployable air command and control centre della Nato si trova nella base aerea dell’aeronautica militare italiana di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. A Motta di Livenza, in provincia di Treviso, nella caserma Mario Fiore, è di stanza il Multinational Cimic group, reparto multinazionale interforze. Camp Ederle, a Vicenza, è invece proprio una base militare degli Stati Uniti dove sono di stanza migliaia di militari americani. Il Corpo d’armata italiano di reazione rapida della Nato, che può essere inviato velocemente ovunque in scenari di crisi, è nella caserma Ugo Mara a Solbiate Olona, in provincia di Varese. A Napoli ha sede uno dei due comandi operativi della Nato, l’Allied joint force command. Sempre a Napoli si trovano anche il comando del Security force dei Marines americani, la base dei sommergibili statunitensi e il Comando delle forze aeree statunitensi per il Mediterraneo. A Mondragone, in provincia di Caserta, c’è invece il sotterraneo antiatomico per il comando americano e Nato da utilizzare in caso di guerra. In totale in Italia sono custodite 70 testate nucleari, che sono dislocate in due basi: Aviano e Ghedi. Ad Aviano sono ospitate alcune bombe atomiche B61-4.  Altre bombe nucleari di tipo B61-3, B61-4 e B61-7 sono all’aeroporto militare di Ghedi. "

E non andiamo oltre per evitare rappresaglie a costi d'usura.

Ma tutto ciò è di dominio pubblico. Perfino tra gli atti parlamentari (Che sono appunto di dominio pubblico) si trovano cose molto più dettagliate ed interessanti.

Quando assisteremo in Italia, davvero, a grandi inchieste giornalistiche capaci di far saltare in aria teste e poltrone con tanto di crisi diplomatiche sul modello Watergate o Irangate?
Probabilmente MAI.






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