“il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) … protagonista di durissime battaglie a colpi di codice civile (in gran parte vinte o stravinte) contro tante storture edilizie e leggine criminogene di mezza Italia”.
Così Gian Antonio Stella (Il Corriere della Sera, «L’ecomostro» davanti a Tavolara per le nozze del principe di Giordania. Tirato su per Hussein di Giordania. I timori dei residenti. «Il giorno dopo deve essere tutto smontato, a costo di andare con la chiave inglese», 23 maggio 2023).
Così ne parla Paolo Biondani: “da anni difende il territorio italiano … il Gruppo d’Intervento Giuridico (Grig)” (Chi appicca un incendio in Italia resta impunito, L’Espresso, 7 settembre 2023).
“Gruppo di intervento giuridico, un’associazione nota per le mille battaglie, combattute spesso anche contro i tribunali, in nome dell’ambiente”, così Ferruccio Sansa (Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2018).
E così ci ha delineato Salvatore Settis: “Fra coloro che, per scardinare l’ingiustizia e l’assalto ai beni comuni, praticano la tattica puntiforme della protesta o del ricorso in giudizio su questioni singole, secondo il modello degli advocacy groups, l’esempio più interessante in Italia è probabilmente il Grig (Gruppo di intervento giuridico) di Cagliari, attivo dal 1992, che ha svolto più di duemila azioni legali in difesa dell’ambiente in Sardegna, ma è recentemente ‘sbarcato’ in Toscana impegnandosi su azioni concrete (Tav sotto Firenze, tenuta di Rimigliano in Comune di San Vincenzo, inquinamento a Piombino)” (in Azione popolare. Cittadini per il bene comune, Einaudi, 2012, pag. 208).
Da più di trent’anni esiste il GrIG, è una piccola/grande associazione ecologista: ecco che cosa ha fatto nell’ultimo anno e che cosa farà.
428 azioni legali e di sensibilizzazione per la difesa delle coste e delle zone umide, per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti e un utilizzo intelligente delle energie rinnovabili, contro l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, per la tutela degli altri animali, in favore dei parchi naturali, dei boschi e delle aree archeologiche, per la salvaguardia dei diritti civili.
In ben 383 casi (più dell’89%) c’è stato un riscontro da parte delle amministrazioni pubbliche competenti e, quando richiesta, da parte della magistratura.
Esposti, ricorsi, richieste di atti, interventi nei procedimenti amministrativi, costituzioni di parte civile, seminari di diritto ambientale, manifestazioni, incontri sociali e dibattiti, escursioni guidate, petizioni, l’attività del Centro ricerche giuridiche e ambientali, la realizzazione di una prima serie di Quaderni monografici su tematiche del diritto ambientale, l’attività dello Sportello Verde.
Campagne specifiche come quella per una corretta transizione ecologica e contro la speculazione energetica, quella avverso lo stravolgimento della normativa di salvaguardia costiera sarda, contro gli scempi ambientali e gli inquinamenti delle acque determinati dalle cave selvagge sulle Alpi Apuane, per la difesa dei paesaggi agrari dalla speculazione energetica, in favore della pubblicità delle spiagge e contro la speculazione immobiliare sulle coste, per la salvaguardia dei boschi e di delicati ecosistemi, per la costituzione di una rete di sentinelle verdi, per un tracciato del gasdotto Snam “Rete Adriatica” (Appennino) non a “rischio sismico”, rispettoso dell’ambiente e dei contesti economico-sociali delle popolazioni interessate.
Senza dimenticare la campagna di controllo, sostegno e raccolta fondi in favore dei Cavallini della Giara.
E ancora, la dura e lunga campagna per la difesa dei demani civici e dei diritti di uso civico in Sardegna, nel Lazio, in Umbria, in Campania, in Toscana, in Friuli-Venezia Giulia, che ha portato recentemente a una norma nazionale importante per la loro corretta gestione, contro una caccia distruttiva e invadente, contro dispendiose e obsolete reti metanifere e in favore della buona gestione dell’energia rinnovabile e contro il Far West eolico e fotovoltaico, contro i traffici illeciti di rifiuti ai danni della salute pubblica, contro lo strisciante avvelenamento soprattutto in danno dell’infanzia a causa dell’inquinamento di origine industriale, per la salvaguardia delle foreste demaniali dalle motoseghe ecologiche, per la difesa del mare da airgun e trivelle, per la salvaguardia e l’accorta valorizzazione di beni culturali come la reggia nuragica di Barumini e per la tutela del verde pubblico urbano nelle nostre città e paesi, per la difesa di isolette come Palmaria, contro devastanti e inutili opere pubbliche nelle città e la speculazione edilizia assassina favorita dai calamitosi condoni e in favore di un piano generale di risanamento idrogeologico e idrico.
Non ultima certamente una forte azione di verifica delle attività in attuazione del piano nazionale di resilienza e ripresa (PNRR) e la presenza nelle aule di giustizia contro inquinatori e speculatori edilizi..
Un bilancio finanziario sano e in attivo, sedi regionali ormai costituite in Umbria, nelle Marche, in Toscana, nel Veneto, in Campania, in Abruzzo, nel Lazio, in Emilia-Romagna, in Piemonte, in Lombardia, in Puglia oltre che in Sardegna, con attività sempre più incisiva in tante regioni italiane per la prima associazione ecologista nata in un’isola nel bel mezzo del Mediterraneo e in crescita in tutto il territorio nazionale.
Attività qualificata e incisiva che ha visto il riconoscimento del GrIG quale “associazione di protezione ambientale” nazionale (art. 13 della legge n. 349/1986) con D.M.Ambiente n. 203 del 18 luglio 2016, riconoscimento confermato con D.M. Transizione Ecologica n. 76 del 15 febbraio 2022.
Più di 3 mila e 500 segnalazioni pervenute (e vagliate) da parte di comitati, associazioni, singoli cittadini, anche da parte di amministrazioni pubbliche. Numerose interrogazioni e mozioni parlamentari e consiliari svolte sulla base di attività svolte dall’Associazione da parte di rappresentanti di varie parti politiche.
Un seguito ed apprezzato blog (più di 1.900 follower, quasi 6 milioni di contatti sulla nuova piattaforma web) con le connesse pagine Facebook e X quali strumenti di informazione, un blog specifico per il programma di salvaguardia e conoscenza della Sella del Diavolo (http://selladeldiavolo.wordpress.com/) e uno dedicato alla campagna per la salvaguardia dei Cavallini della Giara (http://cavallinidellagiara.com).
Ben 2.310 articoli sulle attività svolte su mass media nazionali (da L’Espresso a La Stampa, da Il Corriere della Sera a Il Fatto Quotidiano, a La Repubblica), locali, online e l’attenzione di notiziari televisivi di rilievo. Anche un piccolo GrIG shop, con calendari e adesivi per diffondere sempre più gli ideali ecologisti.
Questo il quadro emerso nel corso della partecipata assemblea annuale 2024 del Gruppo d’Intervento Giuridico, svoltasi in videoconferenza il 13 dicembre 2024, durante la quale è stato approvato il bilancio e la relazione consuntiva e programmatica sono state effettuate approfondite valutazioni su vari aspetti rilevanti delle attività per la difesa dell’ambiente e della salute pubblica, fra cui in particolare il dissesto idrogeologico e la difesa dei boschi.
In previsione anche una campagna per il contrasto all’illegalità nella gestione dei boschi e un ampliamento delle occasioni di incontro dei Soci in videoconferenza.
Uno stimolo per migliorarsi e migliorare l’efficacia delle azioni svolte di un’Associazione ormai divenuta un rilevante punto di riferimento per l’utilizzo dello strumento diritto per la difesa dell’ambiente e dei diritti civili in tutta Italia.
Il GrIG è un’associazione ambientalista di volontariato puro, ognuno dei Soci, con le sue competenze e la sua disponibilità di tempo, è chiamato a dare il suo contributo per cercare di realizzare una migliore qualità della vita su questa nostra Terra.
Ambiente e salute richiedono molta cura e attenzione e ciascuno può fare la sua parte.
C’è bisogno proprio di tutti, anche di te che stai leggendo queste parole…
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto Cristiana Verazza, Raniero Massoli Novelli, D.M., A.G., S.D., archivio GrIG)