Il Guardian si scusa per il ruolo dei suoi fondatori nella schiavitù

1 year ago 47

Il Guardian fa i conti con il proprio passato e chiede scusa per il ruolo che il fondatore del giornale ha avuto nella schiavitù all’inizio del XIX secolo.
Il fondo Scott, proprietario della testata, spiega Ansa, annuncia un programma di “giustizia riparativa” decennale con cui prevede di investire più di 10 milioni di sterline (circa 11 milioni e 350 mila euro), “dedicati specificamente alle comunità di discendenti legate ai fondatori del Guardian del XIX secolo”.

La ricerca

La decisione segue una ricerca accademica indipendente commissionata nel 2020 per indagare le eventuali connessioni tra la schiavitù e John Edward Taylor, il giornalista e commerciante di cotone che fondò il giornale nel 1821, e degli altri uomini d’affari di Manchester che ne finanziarono la creazione.
Il rapporto Scott ‘Trust Legacies of Enslavement’ ha rivelato che Taylor, e almeno nove dei suoi 11 sostenitori, avevano legami con la schiavitù, principalmente attraverso l’industria tessile, con le piantagioni nella Carolina del Sud e in Georgia.

La scoperta è avvenuta grazie ai registri delle fatture che mostravano come Shuttleworth, Taylor e gli altri ricevevano il cotone di questa regione. Un altro dei primi finanziatori del giornale era George Philips, comproprietario di una piantagione in Giamaica.

Più copertura per le comunità nere

“Ci scusiamo per il fatto che il nostro fondatore e coloro che lo hanno finanziato abbiano tratto la loro ricchezza da una pratica che è stata un crimine contro l’umanità”, ha scritto Ole Jacob Sunde, a capo del fondo che detiene il giornale. “Questa terribile storia deve rafforzare la nostra determinazione a usare il giornalismo per smascherare il razzismo, l’ingiustizia e la disuguaglianza e per chiedere conto ai potenti”, ha concluso.

Il giornale ha annunciato che amplierà la sua copertura delle comunità nere nel Regno Unito, negli Stati Uniti, nei Caraibi, in Sud America e in Africa e prevede di creare dodici nuovi posti di lavoro a tale scopo.

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