Il Lupo (Canis lupus) difende i vigneti dalle incursioni di Cinghiali (Sus scrofa) e dei Caprioli (Capreolus capreolus).
E’ l’intelligente considerazione fatta dal Antonio Donato, direttore generale delle Tenute del Cerro, rilevante azienda vitivinicola estesa migliaia di ettari di boschi e vigneti in Toscana e Umbria di proprietà del Gruppo Unipol.
La dieta del Lupo è composta per circa la metà (49%) dalla predazione sul Cinghiale e per un altro quarto (24%) dalla predazione sul Capriolo.
Il primo fattore di contenimento del Cinghiale è proprio il Lupo, il primo fattore di proliferazione del Cinghiale è, invece, la caccia non selettiva, come la realtà dimostra.
Chi fa agricoltura con scienza e coscienza lo sa.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
A.N.S.A., 19 giugno 2024
Lupi collaboratori speciali per difesa vigneti umbri-toscani.
Progetto azienda per proteggere filari da cinghiali e caprioli.
I lupi diventano “collaboratori speciali” nella difesa dei vigneti umbri e toscani dagli attacchi di cinghiali e caprioli.
Nell’ottica di uno sviluppo sempre crescente della sostenibilità ambientale ed economica delle aziende agricole, a sottolineare l’importanza della presenza a ridosso dei filari è il direttore generale delle Tenute del Cerro, Antonio Donato.
“Sono davvero preziosi, tengono lontana la fauna selvatica, che diventa dannosa per i vigneti soprattutto nella prima fase vegetativa della vite”, spiega.
“Nelle nostre tenute contiamo diversi esemplari di lupi e sono assolutamente rispettosi dell’ambiente in cui vivono” spiega Donato. “I primi li abbiamo avvistati in Umbria – aggiunge -, ma sono tornati da qualche anno anche nelle tenute toscane, al punto che non è difficile incontrarli in pieno giorno in mezzo alle vigne oppure ai margini dei boschi, tanto che in più di un’occasione è stato anche possibile riprenderli con gli smartphone.
Tenute del Cerro ha avviato da tempo un grande progetto di sostenibilità ambientale per tutte le sue produzioni, a iniziare da quella vitivinicola. Sostenibilità ambientale ed economica che certamente passano attraverso determinati progetti di impresa che, in alcuni casi, vanno anche oltre il classico protocollo del biologico”. “Ma la sostenibilità ambientale inevitabilmente – sottolinea il direttore generale delle Tenute del Cerro – ha a che fare con tutto ciò che ci circonda e quindi trova la sua massima applicazione anche attraverso lo straordinario lavoro della natura e quindi nel perfetto equilibrio tra le specie animali e in tal senso i lupi sono dei nostri preziosi alleati”.
Donato, parlando di sostenibilità ambientale, affronta anche il tema dei cambiamenti climatici, con estati sempre più torride, soprattutto nelle zone più interne, esattamente dove si trovano le realtà del Gruppo. “Negli ultimi 20-25 anni – sostiene – abbiamo assistito a una vera e propria escalation delle temperature e questo ha richiesto di avviare progetti specifici per contrastare la siccità, e mettere a punto una serie di iniziative tese proprio al rispetto dell’ambiente.
Abbiamo avviato protocolli ed azioni che hanno già portato a una drastica diminuzione della chimica, ma su questo tema avremo modo di tornarci tra qualche tempo. Quello che è, invece, già realtà è l’impianto di irrigazione che ormai raggiunge quasi la totalità dei nostri vigneti”. “Dopo avere creato, negli angoli più adatti delle varie tenute, degli invasi capaci di contenere circa 150 mila metri cubi di acqua piovana – conclude il direttore – abbiamo realizzato una rete idrica di soccorso che attiviamo nei periodi di prolungata siccità”.
(foto S.D., archivio GrIG)